(Gaetano Basiricò e Lia Spallino)
Ditelo in giro. E soprattutto andatelo a provare. C'è un cuoco che fa una cucina di territorio che non scodinzola, non urla ed è senza fronzoli. Diretta, lineare, piacevole. Una boccata di aria fresca. Si trova a Trapani e chi ci segue da tempo ne avrà letto anche altre volte.
Solo che oggi Gaetano Basiricò, cuoco e patron di Serisso 47, nel cuore del piccolo capoluogo nella Sicilia più ad ovest che ci sia, nonostante la sua timidezza non riesce più a nascondere la sua bravura. Tecnica, testa bassa, conoscenza del territorio e della materia prima. La tecnica l'ha consolidata da tempo lavorando senza fatica, lui che approda ai fornelli dopo un'esperienza lavorativa alla Telecom e girovagando per un po' di ristoranti in Italia e all'estero. Ma non lasciatevi ingannare dal background professionale. E soprattutto alzate l'asticella delle aspettative perché il viaggio di odori e sapori non vi lascerà indifferenti. Questa è la nostra esperienza.
Abbiamo cominciato con un piatto che è già in menù e probabilmente a breve lascerà spazio ad altro
Patate mantecate, polpo tostato, salsa di capperi e colatura alici. Buon equilibrio tra dolcezza e sapidità. La colatura di alici da una spinta un pizzico eccessiva, tuttavia il risultato finale è convincente.
Ci è piaciuta molto la polpetta di sgombro. Per quanto il pomodoro, l'aglio e l'origano siano ingredienti tosti l'equilibrio finale c'è tutto. Sta entrando in menù e ci sembra un modo di reinterpretare una certa tradizione trapanese.
Molto intriganti gli spaghetti “Damigella” da grani antichi al ragù bianco di melanzane, battuto di gambero rosso e basilico con il pantostato alle bucce di melanzane. Qui è un gioco di dolcezze ed è un piatto fuori menù che trovate solo in estate.
C'è un altro primo e ci è piaciuto moltissimo. Si chiama Come se fosse la pasta con le sarde e salsa di mandorle crude. È pasta fresca di buona fattura dove al posto delle sarde c'è la ricciola. Piatto superbo per consistenza e freschezza. Ed è un piatto nuovo da provare assolutamente.
Il secondo è anch'essa una proposta fuori menù. Dipende dal mercato del giorno, dice candidamente lo chef. È il merluzzo in panatura di farina Maiorca in frittura croccante su crema d'ortaggi e pane. Semplice e gustoso con la panatura ad arricchire il gusto. Ma soprattutto leggero.
Arriva il predessert che presto sarà in carta. Un dolce a bicchiere dove trovate un semplice gelo d'anguria, crema al cardamomo, savoiardo e buccia di limone essiccata e tritata. Mettete dentro il cucchiaio fino in fondo e assaggiate. Fresco e ben dosato.
Finale con un altro dessert pronto per entrare in carta. Ovvero pasta sablé al fior di sale, crema melone e pan di spagna e crema di gelsi. Leggiadro. E non vi sentirete appesantiti.
C.d.G.
Serisso 47
Via Serisso 47
Trapani
0923 26113
Chiuso: lunedì. A luglio e agosto a pranzo il sabato e la domenica
Ferie: dal 10 gennaio al 10 febbraio
Carte di credito: tutte
Posteggio: no