Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La manifestazione

Cibo Nostrum triplica le presenze: in 20 mila a Taormina per la festa della cucina italiana

15 Giugno 2017
cibo_nostrum_8 cibo_nostrum_8

Sono stati raccolti 50 mila euro donati per la ricerca sul morbo di Parkinson

di Clara Minissale

La misura del successo la danno le presenze, triplicate rispetto allo scorso anno. Cibo Nostrum, la manifestazione organizzata dalla Fic, la Federazione italiana cuochi, tra Zafferana Etnea, nella provincia di Catania e Giardini Naxos e Taormina, in quella messinese, è stata davvero la grande festa della cucina italiana, come recitava il pay off della manifestazione. 

Non solo perché ha radunato, nei tre giorni, oltre 150 chef da tutta Italia, ma anche e soprattutto perché ciascuno di loro si è potuto esprimere mostrando al grande pubblico di appassionati, turisti e addetti ai lavori che si è affollato ai banchi di degustazione, ciò di cui è capace. Perché diciamo la verità, cucinare dei buoni piatti all’aperto, sotto il sole, avendo a disposizione strumenti che non sono quelli “ordinari” e con la folla festante che desidera assaggiare tutto subito, non è sempre così scontato anche se sei un professionista. Eppure gli chef di Cibo Nostrum ci sono riusciti, offrendo piatti gustosi e ben presentati. 

Circa ventimila le presenze stimate nel momento clou della manifestazione, quel Taormina cooking fest che ha trasformato il corso Umberto in un'unica grande cucina a cielo aperto. Poco più di due chilometri di vino, piatti salati e dolci, prodotti dell’enogastronomia e cooking show, messi insieme con un grande sforzo organizzativo e un evidente successo di pubblico. Molti turisti stranieri si sono lasciati prendere per mano da produttori e cuochi più intraprendenti, pronti a raccontare in inglese il senso di un piatto o le caratteristiche di un vitigno. Alla stampa di settore sono stati riservati convegni – come quello sul pesce azzurro – degustazioni di vino come quelle organizzate in due cantine dell’Etna, Cusumano e Cottanera, cooking show di chef stellati che si sono trasformati in momenti di condivisione della propria visione della cucina italiana. 

E poi disponibilità, sorrisi, abbracci tra gli chef e tanti piatti da assaggiare, tutto con una finalità benefica: raccogliere fondi da devolvere alla ricerca sul morbo di Parkinson. Cinquantamila euro l’importo raccolto che sarà consegnato alla Fondazione Limpe Onlus di Messina. “Questo scenario internazionale, rappresentato da Taormina, assieme a un simbolo della Sicilia nel mondo, come l’Etna, ma soprattutto il grande cuore dei nostri 16mila e più associati da tutta Italia, hanno contribuito a fare grande la Festa – ha commentato a conclusione dell’evento Rocco Pozzulo, il presidente nazionale Fic –. Cibo Nostrum è diventato uno dei nostri eventi di maggior prestigio e ha tutte le carte in regola per potersi definire, dalle prossime edizioni, internazionale”. 

“Se penso che solo sei anni fa abbiamo lanciato questo progetto con una decina di chef e qualche cooking show ed oggi ci ritroviamo invece a rappresentare l’immagine della cucina italiana in un contesto splendido come Taormina, credo che abbiamo fatto un lungo percorso davvero in poco tempo”, ha detto lo chef ideatore della manifestazione Seby Sorbello. Al suo fianco, l’amico di sempre, lo chef una stella Michelin Pietro D’Agostino, rappresentante di Chic Chef in Sicilia, il presidente dell’Unione Regionale Cuochi Siciliani, Domenico Privitera, che ha chiamato a raccolta le berrette bianche da tutta l’Isola con le nove associazioni provinciali e la presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi Messina Rosaria Fiorentino.