L’EVENTO
Prende il via Inycon, la tre giorni dedicata al mondo enogastronomico. Protagonista la Settesoli. Il direttore generale Li Petri: “Puntiamo all’eccellenza”
Menfi, capitale del vino
Menfi, il paese dove il vino traina l’economia. La cittadina dell’Agrigentino è diventata, infatti, negli ultimi decenni quasi una capitale del vino siciliano e soprattutto il settore vitivinicolo ha saputo innescare dei circoli virtuosi che hanno spinto verso l’alto l’economia, il turismo e la qualità stessa del vino. «Ormai siamo un distretto vitivinicolo di qualità – afferma il sindaco Antonino Buscemi (nella foto)- ci sono cantine che perseguono l’eccellenza e le attività produttive ruotano intorno al vino e in particolare alla Settesoli».
La cooperativa agricola Settesoli è, sicuramente, la protagonista di questo sviluppo e non solo perché organizza Inycon, la manifestazione a carattere enogastronomico che si svolgerà da domani a domenica. Ma anche perché ha saputo cogliere al volo le sfide che le si proponevano davanti, senza adagiarsi nell’assistenzialismo, ma agendo con piglio da impresa privata, anche se di cooperativa si tratta. «La nostra prima vendemmia – spiega Salvatore Li Petri, direttore generale della Settesoli – è del 1965. Con noi c’erano 88 produttori e si coltivavano 250 ettari di vitigni. Oggi siamo 2300 produttori e 6 mila ettari di vitigni, in parte coltivati con uve autoctone, in parte con uve internazionali». Su tutte spicca la linea Mandrarossa, fiore all’occhiello e simbolo della Settesoli, ma accanto a essa stanno nascendo anche altre linee eccellenti. A Menfi c’è stata la capacità di credere nella bontà del percorso intrapreso dalla Settesoli, frutto delle scelte del suo consiglio di amministrazione presieduto da Planeta. Così si è iniziato a coltivare le uve pregiate (sono 3.500 gli ettari di vitigni convertiti da uve normali a uve pregiate), a cercare di carpire in anticipo i gusti del mercato, a imbottigliare.
La Settesoli e il Comune, da dodici anni a questa parte organizzano Inycon, manifestazione che coinvolge tutto il paese, i suoi vicoli e la sua gente, che quest’anno vedrà esporre 22 cantine, alcune delle quali provenienti dal Centro e dal Nord Italia, e anche 26 presidi Slow Food. Ci saranno laboratori del gusto e un’importante convegno al quale parteciperà, fra gli altri, il ministro alle Politiche agricole, Paolo De Castro. Gli spettacoli, performance di rara bellezza, sono stati allestiti e organizzati Valerio Festi. «Si tratta di una manifestazione che è ormai tra le migliori in Italia», afferma Buscemi. Inycon è una delle carte nel mazzo di iniziative per legare al vino tutto il resto dell’economia. «Stiamo cercando di rivalutare tutto il paesaggio rurale e anche le caratteristiche artistiche di Menfi – spiega il primo cittadino –. Il nostro è un paese bellissimo, perché la campagna si unisce al mare e i vitigni arrivano fin quasi sulla spiaggia. Uno spettacolo unico. Inoltre, stiamo diffondendo anche la cultura dell’accoglienza».
Tra poco più di un mese inizierà la vendemmia dello Chardonnay e l’annata, se il clima non farà brutti scherzi, pare mettersi per il verso giusto. «I segnali sono positivi – esclamano sia Li Presti che Buscemi». Il direttore generale di Settesoli, sottolinea che «finora i vigneti sono in ottima condizione e ogni giorno uno staff di agronomi controlla che tutto vada per il meglio, cercando di prevenire anche le malattie. Da un punto di vista qualitativo ci aspettiamo molto dai bianchi e l’atmosfera del mercato è positiva. Puntiamo anche a consolidare alcuni vini che ci hanno dato le migliori soddisfazioni in questi ultimi anni, come il Fiano che potrebbe vivere la sua annata di svolta».
Salvo Butera