Quei due bicchieri di vino tollerati
É un giovedì sera e sono da poco salita in macchina per tornare a casa dopo una cena con alcuni colleghi. Antipasti, primi, secondi, dolce.come gustare tutto senza accompagnarlo con un buon vino rosso? Sono sulla statale di Terrasini nei pressi dello svincolo per l’autostrada. Vedo la freccia che indica la direzione Palermo e, sull’altro lato della strada, una macchina della polizia con il lampeggiante acceso. É una frazione di secondo. Penso: avrò bevuto troppo? Un paio di bicchieri di vino, forse poco meno, per accompagnare una cena saranno stati troppi? Non faccio in tempo a completare il pensiero che vedo sollevarsi una paletta. Accosto e dopo i controlli di rito, gli agenti mi sottopongono al test dell’etilometro. Sia chiaro, ero perfettamente sobria, lucida. Ma mentre tiro fuori dal pacchetto sigillato che mi porge il poliziotto una specie di boccaglio nel quale devo soffiare, sento un po’ di agitazione. L’agente mi spiega come fare: devo soffiare nel tubicino fino a quando non compaiono tutti gli asterischi sul display dell’etilometro. Un lungo soffio e qualche secondo di attesa. E penso: due bicchieri di vino non bastano per andare oltre il limite. Ma aspetto il responso. Ancora qualche secondo e sul display compare la scritta 0,29 g/l. Il valore è ben al di sotto del limite massimo consentito dalla legge (fissato in 0.50 grammi per litro) e quindi non è necessario ripetere il test.
Ritorno in macchina tirando un sospiro di sollievo perché adesso so con certezza che due bicchieri di buon vino per accompagnare una cena certamente non faranno male a nessuno.
Clara Minissale