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Scenari

Vino & Olio per rilanciare il territorio: “Qui ad Alcamo potenzialità ancora da sfruttare”

06 Giugno 2017
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(Domenico Surdi e Loana Giacalone)

Nove edizioni e testa già proiettata alla decima, quella per usare un termine calcistico, che dà diritto alla “stella”. 

Vino & Olio, la manifestazione organizzata dall'istituto Superiore Mattarella – Dolci di Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani si è conclusa ormai qualche giorno fa. Ma è tempo di fare bilanci, raccogliere idee e concentrarsi sul futuro. L'evento, sin dalla sua prima edizione, è stato concepito come un momento di promozione del territorio alcamese che coinvolge non solo le istituzioni, ma anche enti locali, amministrazioni, imprese e aziende del settore agro-alimentare. All'evento sono coinvolti tutti gli attori della filiera, dall'azienda agraria, ai laboratori di trasformazione, studi di marketing e commercializzazione e mira a sostenere e a promuovere attivita didattiche e culturali legate sia al comparto agricolo (in particolare ai settori da sempre particolarmente dediti alla produzione di olio extravergine di oliva e vini di grande qualità) sia ai comparti delle trasformazioni industriali, del turismo e della cultura, delle analisi ambientale e bioalimentare. E gli studenti sono i veri protagonisti. Perché in Sicilia, a memoria, non c'è una manifestazione così importante che coinvolga in maniera così diretta gli studenti: “Oggi – dice Loana Giacalone, dirigente scolastico dell'istituto Mattarella – si parla di alternanza scuola/lavoro, ma la nostra iniziativa è diversa, perché i ragazzi escono dalle aule e abbracciano il territorio a 360 gradi”. 

“Siamo molto contenti del successo della rassegna – spiega il sindaco di Alcamo Domenico Surdi – ma soprattutto della collaborazione tra le realtà del territorio e delle istituzioni scolastiche che vanno nella stessa direzione del nostro programma amministrativo”. Nella tre giorni dell'evento, in piazza Ciullo sono stati montati vari stand con decine di aziende del territorio. Ma non solo, perché sono stati organizzati convegni, incontri, show cooking e degustazioni tecniche, come quella sul Nero d'Avola e del Grillo che hanno riscosso un notevole successo (leggi qui e qui). “Un percorso interdisciplinare che permette ai ragazzi – dice la Giacalone – non solo di studiare l'area eno-gastronomica, ma anche il settore della cultura e del turismo. Ma hanno anche la possibilità di interfacciarsi con le aziende. Un evento che ci permette di occuparci del nostro territorio. Siamo circondati da bellezze inestimabili. E' nostro dovere quello di convincere i ragazzi a rimanere qui, a sfruttare le potenzialità che questa terra offre e che, nel nostro caso, devonoancora essere capite”.

Un territorio che sta crescendo, e che potrebbe diventare un nuovo “fenomeno-Etna”: “Abbiamo tutte le carte in regola – dice la Giacalone – Qui ci sono delle intelligenze che non vanno sprecate”. “Credo che il nostro sia un territorio ancora da scoprire, da lanciare e non da rilanciare. Noi ci faremo promotori di altri incontri che coinvolgano i produttori. Dietro l'olio e il vino c'è turismo, cultura e ricchezza. Noi come l'Etna? Possiamo fare meglio, secondo me, e senza nulla togliere ai catanesi. Abbiamo mille sfaccettature, il mare, le isole, gli eventi musicali, due aeroporti. Tante potenzialità che sono lì, solo da prendere. Tocca solo a noi”.

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C.d.G.