Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'evento

Cinquanta (e più) sfumature di rosa: a Lecce torna il Rosexpo (8-10 giugno)

29 Maggio 2017
rosexpo rosexpo

di Manuela Zanni

Rosexpo il salone internazionale dei vini rosati, giunto alla sua quarta edizione, dall’ 8 al 10 giugno, tornerà a tingere di rosa il castello Carlo V di Lecce con una selezione accurata dei migliori rosati internazionali.

Per tutti gli appassionati dei vini rosati, sempre più numerosi, torna l'appuntamento nato da un’idea di deGusto Salento, l’associazione leccese dei produttori di Negroamaro, peculiarità produttiva identificativa di una storia vitivinicola consolidata. Come evidenziato da uno studio dell’agenzia WSR, International wine and spirit research, i rosati continuano a guadagnare consenso. Il vino rosato, infatti, sta acquisendo sempre maggiore valore ottenendo il giusto riconoscimento sia nel panorama vinicolo italiano che come emblema del Made in Italy nel mondo. Rosèxpo si pone, quindi, come “trait d'union” tra tradizione, cultura, identità, territorio, punti di partenza di una civiltà contadina che vuole guardare al futuro. Per farlo è necessario il confronto tra Paesi che narrano le proprie  tradizioni e modalità produttive per crescere insieme e migliorare la qualità del vino prodotto. 

Il Negroamaro, il vitigno a bacca nera coltivato quasi esclusivamente in Puglia e in particolare nel Salento, sarà il protagonista dei banchi d’assaggio, seminari, degustazioni e masterclass in confronto ad altri esempi  italiani e stranieri. Ma Rosèxpo sarà anche l’occasione per approfondire temi di carattere commerciale e marketing mentre le degustazioni offrono lo spunto per confrontare le  esperienze proposte dai  diversi produttori. In questa quarta edizione si consolidano le partnership nazionali con Slow Wine, Ais e internazionali con il Concours mondial de Bruxelles. Novità di quest’anno, inoltre, è la collaborazione  con il dipartimento di Neuroscienze della Iulm che a Lecce presenterà i risultati di una ricerca che lega la percezione neurologica dell’etichetta di un vino all’efficacia commerciale che quel prodotto possa assumere poi sul mercato. 

E ancora si parlerà del ruolo strategico della sala e della percezione che il consumatore finale ha dei vini rosati cercando di trovare strategie per favorire e incentivarne il consumo. Quattro anche quest’anno i seminari di degustazione condotti da Slow Wine con Ais e con il coinvolgimento di autorevoli degustatori che accompagneranno i winelover nel percorso di scoperta di vini e territori. Si parlerà, infatti, di “Rosati italiani: come migliorare l’offerta in sala e in enoteca” nel convegno di apertura previsto giovedì 8 giugno alle 18 alla Masseria San Lorenzo a Lecce alla presenza di autorevoli player del mondo del vino, personaggi che ricoprono ruoli e posizioni con una visuale d’insieme che può sicuramente dare una traccia e un utile strumento ai produttori. Il 9 giugno si comincia con Questione di metodo: Letrari sta a Trento doc come Dubl sta ad Aglianico, un percorso in verticale tra la tradizione e la modernità del metodo classico rosè. A seguire ci si sposterà in altri territori, per un confronto che indaga sulle interpretazioni di rosato dalla Valtenesi.Il 10 giugno riflettori puntati su Rosado de Espana per poi una conclusione di tutto rispetto con la verticale di Ferrari Perlè Rosè. 

Il taglio del nastro  è previsto per venerdì 9 giugno alle 18,30. Subito dopo l'apertura dei banchi d' assaggio e l’opening del Giardino Rosè che sarà arricchito dalle installazioni artistiche e da  luminarie mentre all'interno del Castello saranno previsti diversi punti food e di ristoro.