Tutti abbiamo un amico o parente imbattibile ai fornelli. Ma cosa succederebbe se – per una sera – quella persona avesse in mano l’intera cucina di un vero ristorante aperto al pubblico, con una brigata di collaboratori a propria disposizione?
È ora di scoprirlo. A Sanlorenzo Mercato arriva Osterchef, un vero e proprio “food talent” che recluta amatori rigorosamente non professionisti, messi davanti alla prova che tutti gli appassionati di cucina hanno almeno una volta sognato: proporre i propri piatti – per una sera – nella cucina di un vero e proprio ristorante, in questo caso l’Osteria del Mercato. Per la prima volta le sacre porte della cucina si aprono dunque ad aspiranti chef, che, con l’aiuto della squadra di cuochi del Mercato, dovranno dare il meglio per proporre le proprie ricette al pubblico e al palato fine di esperti, giornalisti e operatori del mondo dell’enogastronomia. Un impegno non da poco, ma senza prendersi troppo sul serio, facendo il verso, ironicamente, agli show di cucina che da anni ormai campeggiano nelle tv di tutto il mondo.
Come funziona?
– Fase 1 (social): i gourmet e gli appassionati di cibo sono invitati a proporre un piatto originale in linea con i valori del Mercato: cibi stagionali, materia prima di qualità, legame con il territorio. Per proporre il piatto basterà pubblicare sul proprio profilo Facebook o Instagram una foto del proprio piatto, con la specifica degli ingredienti utilizzati e l’hashtag #osterchef, “taggando” Sanlorenzo Mercato e facendo attenzione a rendere pubblica la visibilità del post, nelle impostazioni di privacy. C’è tempo fino al 28 maggio (compreso) per pubblicare la foto e cercare di renderlo più visibile possibile con “like” e condivisioni. Il 29 maggio gli chef di Sanlorenzo Mercato, con giudizio autonomo e insindacabile, sceglieranno le otto migliori proposte per dare il via alle fase 2.
Fase 2 (gli scontri diretti): a partire dalla prima settimana di giugno, gli otto partecipanti verranno divisi a due a due in 4 serate. In tali serate il menu dell’osteria prevedrà i due piatti proposti dai due partecipanti e un antipasto del Mercato preparato invece dagli chef dell’Osteria. In quell’occasione i due partecipanti saranno in cucina con la squadra di chef del Mercato che li aiuterà a preparare per tutti i commensali in sala, ad accesso aperto al pubblico. A tutti i commensali verranno distribuite delle schede di valutazione con cui giudicheranno i due piatti in sfida. Ma in mezzo ai clienti ci sarà anche un tavolo formato da quattro ospiti “speciali”: saranno foodblogger, giornalisti, esperti di cibo, chef e operatori del settore, diversi sera dopo sera. Il loro voto varrà per il 50%, quello del pubblico l’altro 50%. Alla fine di ogni serata verrà definita la ricetta vincente, che passa il turno.
Fase 3 (le semifinali): i vincitori vengono divisi in altri due scontri diretti, come nella fase precedente. A differenza della scorsa volta dovranno preparare due piatti ciascuno, dividendosi le 4 portate disponibili: antipasto, primo, secondo, dolce, ma sempre proponendo ognuno le proprie ricette. Il giudizio avverrà come nella fase precedente. Da questa fase verranno fuori due finalisti.
Fase 4 (la finale): i due finalisti si troveranno ad affrontare la sfida più difficile. Il Mercato renderà nota solo un giorno prima, ufficialmente, la lista degli ingredienti disponibili per due portate. I partecipanti dovranno dunque decidere con sole poche ore di preavviso le ricette da proporre con quegli ingredienti. In questa occasione il menu sarà dunque “a sorpresa” per i commensali, i quali sapranno solo gli ingredienti a disposizione, ma non cosa nelle ultime ore avranno deciso di cucinare i concorrenti. A presiedere il tavolo “tecnico”, quella sera, un ospite speciale: Tony Lo Coco, chef e patron del ristorante I Pupi di Bagheria (una stella Michelin), che al vincitore offrirà la possibilità di passare cinque giorni nella cucina del ristorante stellato, a fianco dello chef.
Ma non solo: al trionfatore della prima edizione di Osterchef andrà anche un corso professionale di 700 ore per “Operatore di cucina + specializzazione Chef”, con rilascio di attestato di qualifica valido in tutta la Comunità Europea, offerto da La Piramide Centro Studi – Accademia BeChef, ma anche la possibilità di cucinare fianco a fianco con gli chef Antonio e Giuseppe Bonadonna nel ristorante di Abbazia Sant’Anastasia a Castelbuono, in un evento appositamente organizzato con la cantina madonita, protagonista con la sua linea dei vini biodinamici Sensinverso. Al vincitore, Vitamia Srl offre anche una planetaria per preparare ottimi dolci in casa. I piatti del vincitore, infine, entreranno a pieno titolo nel menù dell’Osteria del Mercato, con il nome del loro autore, che avrà anche una cena completa per quattro persone in Osteria.
C.d.G.