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Scenari

Temperature sotto zero, gelate, grandine e trombe d’aria: la vendemmia 2017 è già a rischio

20 Aprile 2017
vigneti_gelate_fuoco vigneti_gelate_fuoco

Scritano il cielo, guardano i bollettini meteo, chi crede prega. Il brusco calo di temperature, anomalo in questo periodo, sta creando parecchi grattacapi ai vignaioli italiani.

Che stanno iniziando a fare la conta dei danni. Temperature sotto zero in varie parti del Nord Italia. E l'aria polare si sta spostando verso il Meridione. Le gelate notturne hanno lasciato segni evidenti. Quanto gravi è ancora presto per stabilirlo. E non c'è solo il freddo. Perché nella zona di Vicenza le grandinate hanno distrutto interi vigneti di Merlot, Raboso e Cabernet ed ora il gelo ha piegato interi vigneti compromettendo nella zona dei Colli Berici il 70-80 per cento del raccolto secondo la Coldiretti. A Padova le gelate hanno interessato i vigneti dei Colli Euganei nelle zone più basse ed esposte, colpendo soprattutto le piante più piccole e più giovani e le varietà come Glera (Prosecco), Moscato giallo e Raboso. Nella Pianura padana, sempre secondo il report Coldiretti, la brina è scesa sugli ortaggi a pieno campo non protetti da serre come ad esempio lattughe ma anche fagiolini e pomodori appena trapiantati. Gravi danni da gelate nei vigneti in giro per il Piemonte. I germogli, ormai grandi 10 centimetri sono stati coperti da una coltre bianca: “E così è una catastrofe”, afferma uno di loro. Anche in Toscana temperature sotto lo zero in varie zone del Chianti con i fuochi che hanno illuminato le campagne per tentare di riscaldare i vigneti.

Il clima pazzo, ormai preoccupa tantissimo. Si alterna il repentino capovolgersi del tempo che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate anche da grandine con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo. A marzo in Italia la temperatura è stata di ben 2,5 gradi superiore alla media del periodo di riferimento mentre le precipitazioni sono praticamente dimezzate (-54%) ma la pioggia, che è importante per dissetare i campi resi aridi dalla siccità, per essere utile deve cadere in modo costante e leggero mentre i forti temporali, soprattutto se accompagnati da grandine, aggravano i danni.

C.d.G.