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Scenari

Il metodo francese di allevamento delle ostriche arriva in Italia: sul Delta del Po

15 Aprile 2017
Florent_Tarbouriech_e_Armando_Tandoi Florent_Tarbouriech_e_Armando_Tandoi

L'idea di un francese, Florent Tarbouriech e di un italiano Armando Tandoi che hanno creato un luogo perfetto dove le ostriche crescono benissimo, alla maniera francese: nella laguna di Scardovari


(Florent Tarbouriech e Armando Tandoi)

di Fabiola Pulieri

Una volta parlando di ostriche e champagne si pensava immediatamente alla Francia e non si sbagliava, ma oggi in tema di ostriche anche l'Italia può vantare una ottima produzione totalmente casalinga e di altissima qualità. 

La mano francese per la buona riuscita di un grandioso progetto è stata il punto di partenza di una collaborazione ambiziosa e coraggiosa ad opera di un francese, appunto, e di un giovane italiano: Florent Tarbouriech e Armando Tandoi, che pochi giorni fa a Roma, da Baccano, uno dei locali storici della Capitale, in Via delle Muratte, hanno presentato la “perla del Delta” l'ostrica dal savoir-faire francese prodotta in Italia nella laguna di Scardovari, Patrimonio Unesco e Riserva della Biosfera, nel parco naturale del delta del Po. Florent Tarbouriech, produttore e relatore Fao per lo sviluppo ecosostenibile di prodotti di acquacoltura, è noto per essere l’inventore di un metodo di allevamento esclusivo basato sulla marea solare che gli ha consentito di conquistare le tavole di mezza Europa con le famose ostriche rosa. Nel 1986 Florent Tarbouriech, insieme alla giovane moglie Sabine, prese in mano le sorti di un piccolo allevamento di ostriche fondato dal padre nel 1962 e nel giro di 10 anni riuscì a trasformare l’azienda di famiglia in un'azienda leader in Europa. La svolta arrivò nel 2006 quando Tarbouriech inventò il metodo di allevamento esclusivo basato sulla marea solare. Nel 2013 venne inaugurato il primo luogo di degustazione di frutti di mare direttamente sul luogo di raccolta e nel 2014 l'avventura si allargò alla Spagna con la creazione di un allevamento sul Delta dell'Ebre.


Due anni fa, nel 2015, Tarbouriech, colpito dalla bellezza e dalla somiglianza della laguna di Scardovari, nel parco naturale del Delta del Po, con quella di Thau, nel sud della Francia, con l'aiuto di Alessio Greguoldo e del Consorzio dei Pescatori del Polesine, decise di importare nel nostro Paese il suo sistema di allevamento di ostriche e fu così che partì anche il progetto italiano. Ma il Mediterraneo è privo di maree importanti e le ostriche allevate con il sistema tradizionale hanno meno qualità e resistenza di quelle atlantiche che, allenandosi a stare fuori dall'acqua per alcuni periodi, si irrobustiscono. E' qui che entra in gioco il sistema innovativo ideato da Tarbouriech capace di annullare le differenze: le ostriche sono incollate una ad una, a mano, su corde a loro volta collegate ad un argano che le solleva dall'acqua riproducendo l’effetto delle maree atlantiche. La frequenza degli innalzamenti, stabilita grazie ad un timer a pannelli fotovoltaici, permette di gestire la crescita del prodotto. Maggiore è la frequenza e più lungo sarà il periodo di crescita.

Il luogo di produzione in Italia, la laguna di Scardovari, è Patrimonio Unesco e Riserva della Biosfera, qui i livelli di nutrimento naturale per lo sviluppo di un mollusco come l'ostrica, sono al massimo. L'allevamento di ostriche è di per sé eco sostenibile perché fatto nel pieno rispetto della natura e perché l'ostrica si nutre esclusivamente di fito plancton ma, in questo caso, lo è ancor di più: le energie utilizzate per lo sviluppo delle produzione sono rinnovabili come il fotovoltaico e l'eolico, inoltre la produzione è a km 0 ed è completamente made in Italy. Grazie alla collaborazione con Oyster Oasis, l'Italia è diventata il più grande mercato di “ostriche Tarbouriech” dopo la Francia. Armando Tandoi, sicuramente tra i più appassionati giovani imprenditori del settore food è stato ribattezzato “Oyster Man” ed è il general manager della Oyster Oasis, azienda fondata con Corrado Tenace e Geoffroy Garnier, con un’esperienza decennale nel settore dei grandi cru dell’ostricoltura mondiale.

Tandoi è giovanissimo, ha 35 anni, le sue origini sono pugliesi anche se vive e lavora a Milano e racconta il suo incontro con le ostriche come un evento fatale che lo ha portato ad essere tra i fondatori di un’azienda innovativa, che attualmente vanta la distribuzione di oltre 200 tipologie di ostriche provenienti dalle migliori filiere d’Europa. Armando Tandoi ha imparato tutto ciò che è possibile conoscere su questi preziosi molluschi, unendo lo studio, la sperimentazione e i viaggi nelle terre dell’ostrea. 


(Florent Tarbouriech)

Poichè sono entrambe due realtà impegnate anche nella divulgazione della cultura delle ostriche, l'ultima frontiera dell’incontro tra Tarbouriech e Oyster Oasis, è “l’ostreaterapia” con lo studio di cosmetici e integratori alimentari a base di ostriche. Queste ultime infatti sono un toccasana per il sistema immunitario e sono un prezioso alleato della salute. Un aiuto contro l’indebolimento del sistema immunitario, la stanchezza e i radicali liberi, Le ostriche di qualità sono ricche di selenio, rame, zinco, fosforo, ferro, Omega3 e vitamina B12 ed hanno un tasso di lipidi molto basso, dall'1 al 2%, una percentuale minima se comparata, ad esempio, con la carne bovina 20%, uova 12%, latte 4% e pesci meno grassi 5%.