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L'evento

Semplicità, salute e amore per il territorio: la famiglia Maugeri dopo Zash apre “Ramo D’Aria”

13 Aprile 2017
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Un nuovo country hotel ad Altarello, frazione di Giarre in provincia di Catania: “Ma non vuole essere una copia della nostra struttura di Archi a Riposto”

di Giorgio Romeo

Una cucina che coniuga semplicità, salute e amore per il territorio. Dopo i celebrati successi di “Zash” – la cui cucina è guidata da Giuseppe Raciti, vincitore della nostra Gara di Gusto per Miglior Chef Under 30 del Sud Italia – la nuova proposta della famiglia Maugeri si chiama “Ramo D’Aria”, un “Country Hotel” sito ad Altarello, tranquilla frazione di Giarre in provincia di Catania.

La sfida non è quella di replicare un modello, seppure celebrato e vincente, ma proporre qualcosa di diverso. È andata in questo senso la scelta del nuovo chef, Giuseppe Sparacio, che si è presentato la scorsa settimana con una cena in cui i suoi piatti sono stati coprotagonisti a fianco dei vini di “Marabino”. Questo il menù: “Fiore di zucca ripieno di ricotta, caprino e timo con guanciale croccante e acqua di datterino” (abbinato al vino “Eureka 2015”); “Crocchetta di brasato di bufala ragusana, crema di ragusano, crescione e ristretto di Nero d’Avola” (abbinato a “Don Pasquale” 2015), “Tortelli di coniglio su vellutata di piselli, tartufo siciliano e nocciole tostate” (con “Noto” 2014), “Tagliata d’asina siciliana al moscato di Noto, con patata schiacciata al rosmarino e cristalli di sale” (con “Archimede” 2013). Il dessert è stato un “Tortino di mele di Bronte con crumble alla mandorla, su crema al cioccolato bianco e fiori eduli”. 


(Giuseppe Sparacio)

Diplomato all’Alberghiero di Sciacca, dopo alcuni anni di gavetta in una catena alberghiera, Giuseppe Sparacio è stato per nove anni chef de “I Cutilisci” a Catania. Nel 2014 apre assieme alla moglie dietista il suo ristorante – pizzeria “A Putia De Sapuri” (che avevamo citato tra le dieci migliori pizzerie di Catania e provincia, leggi qui). “Accettare la proposta della famiglia Maugeri – spiega lo chef – è stata per me una scelta molto importante. Nel menù di “Ramo D’Aria” ci saranno piatti che cambieranno di stagione in stagione. L’obiettivo è l’utilizzo d’ingredienti particolari provenienti quasi da ogni singola provincia”.


(Pierpaolo Marabino)

Pierpaolo Messina, al capo di Marabino, ha presentato l’azienda e i vini che sono stati serviti durante la cena. “Le nostre basi sono prevalentemente Moscato di Noto e Nero d’Avola. Stasera abbiamo bevuto anche uno Chardonnay, unico outsider prodotto da noi. La nostra azienda si trova nel cuore della Val di Noto, in una collina tra le più alte della zona. È una zona piuttosto arida, che rispetto ad altre zone della Sicilia ci obbliga a una gestione differenze dei vigneti”.

I PIATTI PROPOSTI


(Fiore di zucca ripieno di ricotta, caprino e timo con guanciale croccante e acqua di datterino)


(Crocchetta di brasato di bufala ragusana, crema di ragusano, crescione e ristretto di Nero d’Avola)


(Tortelli di coniglio su vellutata di piselli, tartufo siciliano e nocciole tostate)


(Tagliata d’asina siciliana al moscato di Noto, con patata schiacciata al rosmarino e cristalli di sale)


(Tortino di mele di Bronte con crumble alla mandorla, su crema al cioccolato bianco e fiori eduli)