(Antonello Cracolici, Fernanda Roggero e Gaetano Savatteri)
di Geraldine Pedrotti
“La Vucciria è il quadro di Guttuso che viene usato spesso per rappresentare la Sicilia. Il problema è che quella Vucciria lì, con il mercato pieno di gente, non esiste più. Dobbiamo uscire dal quadro di una narrazione dell’Isola ancorata a stereotipi di 50 anni fa e iniziare a raccontare il reale. Una Sicilia che non è più quella di Pirandello, Tomasi di Lampedusa e Sciascia, c’è una Sicilia diversa, basta solo raccontarla”.
Parola di Gaetano Savatteri, giornalista e scrittore palermitano oggi al Vinitaly per l’incontro “E’ ancora la Sicilia di una volta?” al Palcoscenico Sicilia. Con Savatteri la giornalista de Il Sole 24 ore Fernanda Roggero e l’assessore regionale siciliano all’Agricoltura Antonello Cracolici. “La Sicilia del 2017 è tutt’altra cosa già rispetto ad una ventina di anni fa: dal 1994 con Montalbano, il cibo e il vino hanno iniziato a diventare centrali nella letteratura siciliana, adesso non c’è libro o film ambientato nell’Isola che non parli di questo. Anche il mondo dell’enogastronomia siciliano è cambiato in pochi anni, basti pensare a quello che si sta facendo con il vino o con la ristorazione di alto livello”.
“Fino ad una decina di anni fa il settore vitivinicolo siciliano era caratterizzato da appena un centinaio di cantine sociali che ammassavano uva per tagliare i vini prodotti altrove. Adesso contiamo su record di export con circa 800 cantine vinicole che imbottigliano ed esportano, e circa 60 cantine sociali che a loro volta si sono aperte alle nuove esigenze del mercato”.