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Vino della settimana

Vino della settimana – Leo Ripanus 2010 di Cantina dei Colli Ripani

08 Aprile 2017
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di Gianni Paternò

Offída Rosso Doc

Attorno al medievale borgo cintato di Ripatransone, nelle Marche, nel 1969 nacque la cooperativa dei Colli Ripani che riuscì a fare la prima vinificazione nel 1977. Da pochi nel tempo i soci sono diventati 330 con una superficie vitata di 650 ha. La cooperativa, oggi con presidente Giovanni Traini e direttore anche enologo Marco Pignotti, ha come obiettivo lo sviluppo del territorio, che abbraccia tutta la provincia di Ascoli Piceno, salvaguardandolo e quindi dandogli reddito per evitarne l’abbandono; si occupa non di solo vino ma anche degli altri prodotti agricoli dei soci: olive, frutta, conserve, pasta ed altro. Un’attività costante e diretta per evitare che i diritti di impianto vengano venduti a favore di altre regioni.


(Giovanni Traini e Marco Pignotti)

Occupiamoci del vino a cui si arriva partendo dall’intera filiera tracciabile e da un’attenta zonazione vigna per vigna di cui si conoscono tutte le caratteristiche e quindi l’attitudine a divenire un determinato vino; i tecnici seguono costantemente il campo prescrivendo le operazioni da compiere; una conduzione sostenibile che usa i prodotti di sintesi col contagocce e solo se strettamente necessario, già addirittura un terzo dei vigneti sono biologici ed aumentano di anno in anno.


(La cantina dall'alto)

Un milione le bottiglie prodotte, un restyling di immagine efficace, la linea  Pharus la più prestigiosa, la denominazione Offída quella più tipica, Docg dal millesimo 2011. Finora l’estero è stato trascurato, forti di 9 punti vendita sparsi nelle Marche, ma da qualche anno i volumi che vanno oltre le Alpi raddoppiano costantemente.

Delle 8 referenze della linea top Pharus, in cui tutti i vini affinano in legno, degustiamo il Leo Ripanus, che oltre al Montepulciano ha un 30% di Cabernet Sauvignon, che deriva da uve di 3 vigne selezionate a sud dell’abitato e quota sui 350 m, da vendemmie ripetute per raccogliere i grappoli scelti e a perfetto grado di maturazione, da materia prima sanissima per cui in cantina la chimica diventa superflua. Dal millesimo 2011 sarà Docg e il Montepulciano sarà all’85%.


(Grappolo di Montepulciano) 

Raccolta in piccole cassette, selezione ulteriore in cantina dove dopo la pigio-diraspatura si ha una macerazione prefermentativa per una notte a 5°. Rialzando la temperatura fermenta lentamente per 25 giorni con lieviti selezionati, rimontaggi e 2 délestage, malolattica con le bucce, travaso per eliminare le fecce grosse e altra sosta di un mese per pulirsi; poi metà in barrique francesi e altrettanto in botti grandi per 18 mesi. Fatto il blend tra le varie botti il vino matura per un altro anno in vasche di cemento, quindi in assenza di correnti galvaniche; chiarifica, se serve, con proteine vegetali e bentonite, filtrazione larga, solfiti pochi per un totale in bottiglia, dove sta altri 6 mesi, di circa 75 mg/l.

Nel calice il colore è rosso rubino intenso. Un olfatto complesso e di grande raffinatezza che fonde la confettura di prugne ed amarene a note balsamiche, pepate, di liquirizia, cioccolato, poca vaniglia, un profumo che si intensifica con l’ossigenazione crescendo esponenzialmente in intensità ed equilibrio. Al palato, data l’età, è inaspettatamente fresco, vivace e fragrante con un’acidità ancora viva tanto da non avvertirsi i 14° alcolici, tannini presenti e vellutati, un notevole corpo, un retrogusto piacevolmente molto lungo. Per berlo al meglio, data l’età, desidera una buona aerazione, meglio se in decanter.

Da abbinare a primi piatti elaborati, a carne stufata, a salumi anche grassi, a formaggi di buona stagionatura. Sono 15.000 bottiglie che in enoteca trovate a 18 euro.
 
Cantina dei Colli Ripani
Contrada Tosciano 28
93065 Ripatransone(Ap)
tel. 0735 9505
info@colliripani.it
www.colliripani.com