(Fabrizio Micari e Daniela Nifosi)
In occasione del 60° anno dalla fondazione, la Delegazione di Palermo dell'Accademia Italiana della Cucina ha deciso di celebrare questa importante ricorrenza organizzando il Convegno “Dagli Arabi ai Normanni: storia, cultura e gastronomia a Palermo” presso Palazzo Chiaramonte Steri, già sede del Rettorato dell'Università degli Studi di Palermo.
L'Accademia Italiana della Cucina è nata a tavola, come accade spesso per le cose più importanti, quando un gruppo di amici, riuniti a cena il 29 luglio del 1953, ascoltarono e condivisero l'idea di Orio Vergani di fondare un'Accademia col compito di salvaguardare, insieme alle tradizioni della cucina italiana, la cultura della civiltà della tavola, espessione viva e attiva dell'intero Paese. Attualmente l'Accademia conta 217 Delegazioni in Italia e oltre 70 all'estero presenti sul territorio per assicurare una capillare partecipazione alle più importanti manifestazioni gastronomiche e con iniziative tra cui convegni, pubblicazioni, ricerche storiche, istituzione di premi e borse di studio , volti alla divulgazione dei principi e dei valori fondamentali della cucina italiana.
Ad aprire i lavori la delegata di Palermo dell' Accademia, Daniela Nifosì che si è detta “orgogliosa di rappresentare a Palermo che è il fulcro della cultura arabo-normanna le cui tradizioni, ancora oggi, si riflettono fortemente anche sulla gastronomia siciliana poichè l'Accademia Italiana della Cucina è una istituzione culturale, tra le più antiche di Italia, nata per tutelare le tradizioni della cucina italiana promuovendone e favorendone la conoscenza e la valorizzazione sia in Italia che all'estero”. Presenti, tra gli altri, anche il Presidente Paolo Petroni, il Vice Presidente Mario Ursino, il Direttore del Centro Studi Sergio Corbino, Gaetano Basile giornalista e storico, accademico onorario di Palermo.
Manuela Zanni