IL PERCORSO
Presentato “Degustiviae”, un tour lungo la Fondovalle 624 Palermo-Sciacca. Previsto anche un premio riservato ai giornalisti che siano riusciti a raccontare il territorio nella maniera più efficace
Strade golose
Ventotto cantine che producono oltre 49 milioni di bottiglie di vino per un giro d’affari che supera i 122 milioni. Sono questi i numeri della Fondovalle 624, meglio nota come scorrimento veloce Palermo-Sciacca e proposta nei giorni scorsi all’Ars come strada del gusto nell’ambito del progetto “Degustiviae” dall’associazione Enos di Palermo, durante il convegno “Il marketing dei territori a vocazione vinicola in Sicilia: strumenti convenzionali e sistemi innovativi di sviluppo”.
Protagonista: il territorio tra le province di Palermo e Agrigento, visto come “valore differenziale di crescita e sviluppo sostenibile”. Destinatari del messaggio: le istituzioni e le aziende.
A rappresentare le prime, Leonardo Agueci, presidente dell’Istituto regionale Vite e Vino, che ha definito Degustiviae «un progetto che potrà avere riflessi positivi nella crescita economica del territorio».
«Il nostro obiettivo è quello di riprodurre in Sicilia ciò che è stato realizzato con successo in altre strade del mondo come la Margaret River in Australia e la Napa Valley – spiega Giuseppe Ferraro, presidente dell’Enos -. Da noi è tutto da costruire ma abbiamo un vantaggio, legato al nostro patrimonio archeologico e culturale». Lungo il percorso di 85 chilometri si trovano infatti incastonati come pietre preziose anche quattro siti di interesse archeologico: Jetas, Contessa Entellina, Monte Adranone e Selinunte. «Il sito di Jetas, sul Monte Jato, nel Comune di San Cipirello, è un insediamento plurimillenario, che potrebbe a ragione essere considerato una sorta di summa della storia del Mediterraneo ed Entella era una delle tre maggiori città del popolo qui giunto tredici secoli prima di Cristo dalla lontana Anatolia – spiega Francesca Spatafora, dirigente dell’assessorato provinciale ai Beni culturali e ambientali – sulla sommità del Monte Adranone a nord di Sambuca, sono disseminate le rovine della città greca di Adranon, con una cinta muraria di cinque chilometri all’interno della quale si riconoscono i resti, non solo di abitazioni, ma anche di botteghe artigiane, cisterne, aree sacre, e l’acropoli sulla cima del monte; infine a Selinunte è in fase di attuazione un vasto programma di studi e di ricerche del noto parco archeologico e di allestimento museografico».
Ma la valorizzazione di un territorio passa dall’informazione. «Per questo realizzeremo una serie di press tour tra maggio e settembre – precisa Piero Buffa, vicepresidente dell’Enos – e, a novembre, in occasione della decima edizione della kermesse Degustivina, anche un premio giornalistico per i pubblicisti e professionisti di carta stampata, radio e televisione che siano riusciti a raccontare il territorio nella maniera più efficace». Faranno parte della giuria Daniele Cernilli (presidente) del Gambero Rosso, Giacomo Rallo, patron di Donnafugata, Diego Planeta, fondatore dell’omonima maison e presidente della Settesoli, Francesca Spatafora, Piero Buffa e la free lance Stefania Vinciguerra. Non solo. Per mettere in rete tutti gli elementi che caratterizzano la neonata strada del gusto sarà presto disponibile anche un portale interattivo.
Annalisa Ricciardi