(Stefano Ciuoffo, Klaus Davi e Alberto Peruzzini)
I vini toscani piacciono e, in tutto il mondo. Sulla scia di questo successo, il Consorzio del Chianti classico registra il Gallo nero in ideogrammi cinesi. A completare il quadro, idilliaco è proprio il caso di sottolinearlo, è la Toscana turistica che, per sbandierare orgogliosamente 90 milioni di presenze turistiche, ha scelto Milano e, come location, non casualmente, la sede dell’Associazione della stampa estera.
Una scelta, questa, ben ponderata, visto che l’anno scorso la regione è stata più volte citata dai media di tutto il mondo, che nei loro reportage hanno sempre parlato di Toscana fra le mete impedibili. Ed è vero, perché il 2016 è stato un anno decisamente positivo per il turismo in Toscana, con presenze cresciute del 3%, consolidando il risultato dell’anno precedente (+2.9%). Un dato positivo guidato dai turisti stranieri (+3.5%), a cui hanno contribuito anche i viaggiatori italiani, cresciuti del 2.5%. E, così, il direttore di Toscana promozione turistica, Alberto Peruzzini, può dire che “la nostra regione si riconferma una meta turistica fortemente attrattiva e questo grazie, in primo luogo, al costante trend di crescita di Firenze, ma anche per il forte appeal che la nostra offerta ambientale, naturalistica ed enogastronomica ha nei confronti dei turisti di tutto il mondo. Anche per il 2017 prevediamo un’ulteriore aumento delle presenze turistiche sugli stessi livelli dell’anno scorso”. Anche se l’ottimismo è suffragato da ricerche di mercato serie, è bene non farsi trovare impreparati, si è ragionato dalle parti di Firenze, così le strutture regionali hanno dato vita al progetto di promozione turistica “Toscana Ovunque Bella”, che ha l’obiettivo di assicurare visibilità e la giusta immagine anche alle piccole realtà del territorio.
“Abbiamo voluto dotare i 271 comuni toscani non di un ennesimo sito ma di una modalità nuova per raccontarsi sul web, facendo promozione della nostra regione con delle pagine in cui la storia della destinazione Toscana viva attraverso gli episodi narrati da speciali testimonial – sottolinea Stefano Ciuoffo, assessore regionale al turismo –. Un progetto di crowd storytelling dove offriremo al turista e al curioso una Toscana da riscoprire sotto sfaccettature diverse o una Toscana che entra in sintonia subito con chi cerca un viaggio che sia esperienza”. E non solo visitando le location più note, come Firenze, Pisa e Siena ma, anche, Lucca (incremento del 13.6%), Massa Carrara (+56%), Pistoia (+21.8%) e Prato (+3.7%).
Tutta questa discussione avveniva a Milano, con i giornalisti che scrivono per i media esteri. Gli stessi che poi hanno spiegato il perché dell’ulteriore rafforzamento dello status di meta ambita della Toscana. Riflettendo sulle diverse valutazioni, si percepisce lo strettissimo rapporto tra i turisti inglesi e la Toscana, amata soprattutto per i paesaggi suggestivi e il buon cibo, come conferma un recentissimo articolo pubblicato qualche settimana fa dal quotidiano The Times. Mentre The Telegraph punta sulla spiaggia di Punta Ala. Invece il New York Times sottolinea che gli americani si lasciano attrarre dalla spiritualità dei luoghi e dal ricongiungimento con la natura selvaggia lungo la via Francigena. Emerge poi un interessante segnale, che potrebbe consolidarsi in una tendenza più duratura: sempre più coppie straniere, ispirate da star della canzone, del cinema e dello sport – e fa i nomi del Duca Bianco David Bowie e Kimi Raikkonen -, che scelgono di sposarsi in Toscana, scrive il magazine Tourism Review. Ma, a ritornare all’incipit di questo articolo è il madrileno El Mundo che ritiene i vini elemento fondamentale dell’attrattiva che rende la regione amata e desiderata dai turisti di tutto il mondo; seguiti dai prodotti alimentari tipici molto lodati da numerosi servizi della Cnn.
Con questi presupposti, non si rischia di essere smentiti se si dice che nel 2017 le presenze turistiche sul territorio toscano sono destinate ad aumentare. Una crescita, quella stimata per l’anno in corso, che sarà assicurata da viaggiatori colti provenienti dal Nord America (+4/5%) e dall’Europa (+3.5/4.5%), alla ricerca di esperienze slow e che desiderano scoprire territori nuovi. Ma anche i turisti organizzati provenienti dai paesi extraeuropei ed emergenti, con un particolare riferimento a quelli che arrivano dall’Estremo Oriente (+8%). Previsioni, queste, presentate da Peruzzini nell’incontro milanese, per evidenziare che la Toscana oltre ad essere tra le mete più desiderate, si consolida pure come la prima destinazione turistica al mondo.
Michele Pizzillo