Ci sarebbero un russo e un italiano dietro la truffa. E la cantina francese avverte: “Acquistate i nostri vini solo attraverso i canali ufficiali”
Ci sarebbe un uomo russo in mezzo ad una vicenda di “spaccio” di false bottiglie dei vini Romanée- Conti.
L'accusa arriva direttamente dalla Francia. Oltre 400 le bottiglie false fatte circolare in Europa tra il 2012 e il 2014 che avrebbero fruttato all'organizzazione criminale svariate migliaia di euro. L'uomo russo rischierebbe anche tre anni di detenzione e 100 mila euro di multa. Tra i coinvolti anche un italiano. Ma non solo Romanée-Conti: tra le bottiglie false, anche i vini del prestigioso Domaine Leroy Musigny.
La frode è un tema ricorrente in tutto il mondo dei vini pregiati, soprattutto quelli della Borgogna, così rari e costosi. Aubert de Villaine, co-proprietario della Romanée Conti ha chiesto maggiore attenzione a questo fenomeno che si sta allargando rapidamente in tutta Europa. Il pericolo maggiore, però, riguarda anche e soprattutto la Cina. “Tra l'altro i falsi europei sono difficilissimi da individuare – ha detto de Villaine – Il nostro consiglio è quello di acquistare i nostri vini solo attraverso i canali ufficiali”.
C.d.G.