LA RICERCA
L’indagine dell’istituto Demopolis: gli studenti non dimenticano merendine e patatine, ma apprezzano sempre più la buona tavola tra le mura domestiche e i prodotti che fanno bene alla salute
La qualità fa gola
ai giovani
Casa dolce casa. Anche se i giovani non abbandonano merendine, patatine e snack vari, dicono di amare la buona tavola, quella tra le mura domestiche e soprattutto quella di qualità che fa bene alla salute.
È quanto emerge dall’indagine, realizzata dall’Istituto nazionale di ricerche Demopolis per conto dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Sicilia, sulle dinamiche e le tendenze di consumo alimentare degli studenti siciliani di età compresa tra i 13 ed i 19 anni.
Più di un quarto degli studenti salta la colazione al mattino e il 69% di chi la fa, ci mette meno di 5 minuti. Pane, pasta e carne sono gli alimenti più consumati, a pranzo e a cena. Le verdure non sono amate dai più giovani, il 32% non mangia quasi mai la frutta. Diffuso è – secondo i ricercatori di Demopolis – l’uso di bibite gassate (69%), birra (29%) e superalcolici (17%), soprattutto nei weekend e in occasione del rito dell’aperitivo. Consuma spesso bevande alcoliche il 21% del campione, qualche volta il 54%.
Ma oltre a questo dato, ne viene fuori un altro: i pasti principali, secondo la ricerca, si consumano per lo più in casa. E le contraddizioni non mancano. Gli studenti – secondo l’indagine Demopolis – affermano di voler consumare più prodotti locali, ma chiamati a identificare le produzioni dell’Isola, citano a maggioranza solo le arance, la ricotta, i fichi d’india e l’olio extra vergine. Poco più di un terzo segnala l’uva o il pistacchio; appena il 17% i capperi. Il 15%, alquanto confuso, riconduce alle tradizioni siciliane rucola e parmigiano. Alla progressiva omogeneizzazione dei consumi fra le giovani generazioni si accompagna dunque una non adeguata conoscenza delle produzioni agricole tradizionali.
Tuttavia, gli studenti siciliani dimostrano una preparazione, cresciuta nell’ultimo triennio, e una sensibilità sulle tematiche dell’agroalimentare superiori alla media dei coetanei italiani. Più del 50% degli intervistati avrebbe voglia di riscoprire il legame con il territorio e la tradizione, per un’alimentazione più genuina e consapevole. Il 72% degli studenti dell’Isola dichiara, con convinzione, che vorrebbe saperne di più sulle produzioni agroalimentari siciliane di qualità.
“Il tema dell’alimentazione – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Giovanni La Via – ha un ruolo centrale per promuovere un’effettiva e diffusa tutela della popolazione ed è uno dei temi fondamentali su cui bisogna impegnarsi quotidianamente per costruire un reale e sostanziale miglioramento della qualità della vita. Per questo motivo, l’assessorato, ormai da tempo, ha promosso diverse iniziative con particolare riferimento ai giovanissimi e ai giovani. I risultati dell’indagine ci dicono che aumenta l’interesse per il rapporto tra qualità del cibo e salute anche se c’è scarsa conoscenza di quali siano i nostri prodotti e quindi dobbiamo, ancora di più, lavorare per trasferire le nostre conoscenze e competenze nel campo agroalimentare ai giovani”.
“La ricerca – ha affermato il direttore dell’istituto Demopolis Pietro Vento – rivela una chiara ambivalenza tra i giovani siciliani che, pur consumando fuori dai pasti principali merendine, patatine, snack dolci e salati, restano saldamente attaccati alla tradizione di casa, soddisfatti di quella cucina che, a pranzo e a cena, nelle case siciliane continua ad offrire una varietà di prodotti, ingredienti, sapori e profumi che raramente si trovano sulle tavole di altre regioni europee”.
Per il nutrizionista Giorgio Calabrese la ricetta è chiara. “Favorire – spiega – la dieta mediterranea nella quale ci sia una grande rappresentanza di prodotti ortofrutticoli e animali che abbiano le capacità nutrizionistiche del bioclima siciliano ricco di antiossidanti. Se si mangia meglio, si vive meglio”. L’indagine, diretta e coordinata da Pietro Vento con la collaborazione di Maria Sabrina Titone, Giusy Montalbano e Marco Tabacchi, è stata condotta da Demopolis su un campione di 1.280 intervistati, rappresentativo dell’universo degli studenti siciliani di età compresa fra i 13 ed i 19 anni, stratificato per classi di età, sesso, ampiezza demografica del comune, area di residenza e tipologia dell’istituto scolastico frequentato.
C.d.G.