(Il meteo pazzo, uno degli eventi da ricordare in questo 2016)
Ancora un giorno e daremo definitivamente l'addio al 2016. Un anno molto interessante per il mondo enologico. Ma quali sono stati gli eventi da ricordare?
Wine Enthusiast ha provato a stilare una classifica di dieci eventi da non dimenticare il questo 2016.
1 – METEO PAZZO – Il cambiamento climatico continua a colpire il mondo del vino in maniera negativa. Quest'anno grandinate in tutta la Francia, siccità in California, El Niño nelle principali regioni vinicole del Sud America e devastanti gelate tardive in Austria, solo per citare alcuni episodi. Ok, il meteo è sempre imprevedibile, ma quest'anno è stata una Natura particolarmente… selvaggia
2 – ESPANSIONE E ACQUISIZIONE DEI VIGNETI – Sembrano non avere sosta le acquisizioni di grandi famiglie del vino. Si ricorda per esempio l'acquisizione immobiliare della Jackson Family Wines in Oregon, o l'acquisizione del marchio Constellation Brands acquisto di Charles Smith Vini; Gallo acquistato da Orin Swift; Ste. Michelle acquisito da Patz & Hall; o per rimanere in Italia, Biondi Santi acquisito dai francesi di Epi. Anche il mondo della birra ha vissuto questi tumulti societari. Ma si tratta a volte di offerte mostruose che non possono essere rifiutate.
3 – L'ASCESA DELLO SPUMANTE E DEL PROSECCO – Spumante e Prosecco diventano sempre più popolari. Le bollicine ormai vengono consumate un po' dappertutto, sia a casa che al ristorante. Con diverse offerte provenienti da ogni regione del vino e fasce di prezzo per soddisfare la maggior parte dei portafogli. Oggi le bollicine sono diventate il vino di tutti i giorni per molti americani.
4 – L'EXPLOIT DI AUSTRALIA E NUOVA ZELANDA – Un aumento dell'export per queste due regioni del vino, soprattutto verso gli Stati Uniti. L'Australia ha aumentato l'export di oltre il 4 per cento. Mentre la Nuova Zelanda ha fatto segnare il recordo con un + 14 per cento in un solo anno. Segno di un interesse sempre maggiore per queste due terre di vino ai più ancora sconosciute.
5 – I MILLENNIALS – Sono loro i protagonisti di questo 2016, i giovani, anche se si fanno rientrare in questa categoria gli under 40, amanti del buon bere e soprattutto del bere di qualità. Ora, per loro, bere vino è consapevolezza, quindi si punta al massimo. E i produttori lo hanno capito. Questo gruppo di winelover sta diventando fondamentale nelle strategie di mercato.
6 – IL ROSATO – Non più vino “così così”, ma vero e proprio status symbol. Quest'anno record di consumi negli Stati Uniti. La sua popolarità continua a crescere e già per il 2017 i produttori hanno pianificato lanci in grande stile delle nuove annate.
7 – CARTE DEI VINI PIU' ATTUALI – I ristoranti in questo anno hanno modificato molto le loro carte dei vini. Segno di attenzione alle varie regioni vitivinicole e ai gusti degli amanti del buon cibo e del bere bene.
8 – SUPER CALIFORNIA – Non c'è classifica delle più autorevoli riviste di vino che non inserisca un vino californiano. E non stiamo parlando solo di Napa Valley. Ribolla Gialla, Albariño, Kerner, Tempranillo e Godello erano uve sconosciute. Oggi sono uve con cui si producono grandi vini.
9 – LA SPAGNA FA PAURA – La regione vitivinicola che produce tantissimo e vende a poco prezo. Ecco perché è guardata con sospetto. Dalla Cariñena alla Jumilla, passando alla Rioja e Rias Baixas, le produzioni di queste regioni piacciono non solo per la loro qualità, ma anche per il prezzo nettamente inferiore ad altre “cugine”.
10 – NON SOLO VINO – Chi lo ha detto che chi ama bere, beva solo vino? E' cresciuto notevolmente l'interesse per la birra artigianale, ma anche per i liquori. In opposizione alla segmentazione degli anni passati, oggi chi beve vuole conoscere il più possibile.
C.d.G.