di Gianni Paternò
Franciacorta è la nazionale Champagne, il territorio compreso tra i fiumi Oglio e Mella, a sud del lago d’Iseo e a nord-ovest di Brescia, dove gli spumanti metodo classico hanno trovato uno dei loro habitat ideali.
Un nome che con i transalpini non ha niente a che fare, ma che deriva dalle “courtes francae”, le comunità dei monaci benedettini esentate, durante il Medioevo, dal pagamento delle tasse in cambio della bonifica e della coltivazione della terra a loro affidata.
(La mappa della zona del Franciacorta)
In questa campagna densa di vigneti, Ricci Curbastro costituisce uno dei nomi più di prestigio e più antichi con una bottiglia documentata del 1885. Il titolare Riccardo non si è occupato solamente della sua azienda: è stato uno dei promotori della Docg, già presidente del Consorzio di Tutela ed oggi presidente della Federdoc, la Confederazione Nazionale dei Consorzi volontari per la tutela delle denominazioni dei vini italiani.
L’azienda possiede 32 ettari di cui 27,5 vitati in Capriolo di Franciacorta e dintorni dove, oltre alla cantina, grande attenzione è mirata all’accoglienza con un Museo agricolo e del vino, un agriturismo, un negozio di antiquariato, Granaio Verde, gestito dalla sorella Evelina.
Le bottiglie annue sono 200 mila di cui l’85% in 6 etichette di Franciacorta, il resto in 4 di Curtefranca Doc e 4 di Sebino Igt, i fermi dell’azienda. Si aggiungono altre 3 riserve speciali di Franciacorta col marchio Museum Release, spumanti selezionatissimi con oltre 8 anni di rifermentazione in bottiglia per suscitare l’emozione di un’evoluzione importante ed unica. Brut e Satén costituiscono il core business della cantina e quest’ultimo è sempre più apprezzato all’estero.
Riccardo, agronomo ed enologo, segue personalmente la campagna e la cantina, realizzata nel lontano 1946 e più volte ampliata ed ammodernata affiancato dagli enologi Annalisa Massetti ed Andrea Rudelli. Una conduzione che non può definirsi tradizionale e nemmeno biologica, ma particolarmente attenta al rispetto globale dell’ambiente e della salubrità; pertanto nessun uso di prodotti potenzialmente dannosi, certificazione Iso 14064 che monitorizza l’emissione globale dei gas serra. Da 30 anni le vigne sono inerbite e non diserbate, coltivate senza uso di concimi di sintesi e di pesticidi; cantina ipogea a 15 m di profondità che non richiede refrigerazione, energia proveniente dai pannelli solari, bottiglie e imballaggi alleggeriti, da ben 7 anni l’uso di lampade a Led che minimizzano i consumi. Questo ed altro per fare dell’azienda un esempio di ecologia che però a Riccardo non basta. Per cui si è fatto promotore, essendone anche presidente, del progetto Equalitas, la società che unisce più soggetti pubblici e privati per promuovere la sostenibilità non solo ambientale ma anche sociale ed economica.
(Gualberto e Riccardo Ricci Curbastro)
Quest’anno si festeggia in azienda il coinvolgimento della diciottesima generazione col figlio Gualberto, un bocconiano che affianca il papà nella commercializzazione.
(Catasta di rosé)
Degustiamo il Rosé Brut, elegante bottiglia satinata con etichette in trasparenza, 12,5 gradi alcolici, la tipologia che sta suscitando grande interesse, realizzata con Pinot nero per l’80% e da Chardonnay. Il Pinot compie una breve sosta a contatto con le bucce per estrarre il colore necessario quindi segue la fermentazione in vasca d'acciaio e in primavera il tiraggio con l'inizio di una lenta rifermentazione in bottiglia. Le bottiglie restano in catasta per almeno due anni. Dopo la sboccatura con l'aggiunta di una liqueur d’expedition estremamente secca, compie un ulteriore affinamento in cantina per cui la maturazione è di almeno 36 mesi. Da evidenziare che ormai dal 2000 in tutti i Franciacorta alla sboccatura si aggiungono particolari estratti di lieviti autoprodotti e nessun solfito per cui alla fine abbiamo una quantità di questi ultimi veramente bassa.
Versato nel calice a flûte dedicato ai Franciacorta, leggermente più ampio dei classici, il colore è rosa salmone, la spuma spessa e il perlage prorompente è abbastanza fine, persistente, diventando poi finissimo. Al naso si evidenziano note austere di crosta di pane, frutta e fiori secchi, mandorla arricchite da sentori fruttati di ciliegia e lampone; è intenso, perfettamente franco, elegante. In bocca le bollicine si confermano finissime, affatto aggressive, da spumante di gran classe, spicca una grande armonia con una perfetta dose di acidità; si esprime fragrante, secco, molto piacevole, di complessa struttura, di lunga persistenza su un sottofondo leggermente amarevole. Un Franciacorta perfetto rappresentante di un territorio eccellente, che dimostra una mano felice e competente, che è particolarmente apprezzato con vari riconoscimenti.
In questo periodo festivo questo splendido metodo classico, ricco, avvolgente, è adatto per brindare e perfetto da godere dall’aperitivo fino ad arrivare prima del dessert. In enoteca al prezzo di 25 euro.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Ricci Curbastro
Villa Evelina, via Adro 37
25031 Capriolo (Bs)
tel. 030 736094
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