(Una scena tratta dal film La grande abbuffata, del 1973)
Ci siamo. Da domani sera, tra cene, pranzi, spuntini di mezzanotte, eccettera eccetera, sarà l'inizio delle Feste 2016/2017.
C'è chi andrà al ristorante, chi rimarrà a casa con amici, oppure lo trascorrerà in famiglia. Sono quattro le grandi “prove” da superare, non considerando gli extra. E tenenedo conto che quest'anno il calendario non aiuta con “ponti e ponticini”. La cena del 24, il 25, poi il cenone del 31 e il pranzo del primo dell'anno. Ed ecco, allora i nostri consigli per godersi al meglio questi giorni pieni di festa.
Uno: Niente piatti e bicchieri di plastica. Sono orribili e non sostenibili. Usate piatti e bicchieri veri. Usate la lavastoviglie, sacrificatevi a lavarli ma ne vale la pena. Con i piatti e i bicchieri appropriati è tutta un'altra storia.
Due: Se proprio volete tirate fuori i vostri servizi migliori. Quelli dei regali di nozze, quelli più pregiati. Piatti, vassoi, posate d'argento. Le cose che abbiamo vanno vissute e utilizzate. Godiamocele. Sono belle e aiutano a migliorare il nostro umore. E se qualcosa si rompe, pazienza. Almeno ne possiamo parlare.
Tre: Non siamo per menù vegani e vegetariani. A tavola bisogna essere ecumenici senza manicheismi. Sono inaccettabili. Rispetto per tutti. E va bene ogni sforzo per accontentare tutti. Ma niente esasperazioni. O categorie dello spirito.
Quattro: E se proprio volete dare un senso ai vostri pasti per le feste meglio il filo conduttore del salutismo. Ed allora legumi e verdure, pesce e ortaggi siano i protagonisti. Senza troppi condimenti. Una zuppa di lenticchie fatta come Dio comanda può diventare un grande piatto anche per le a Feste e non solo per condire il cotechino la sera del 31.
Cinque: Mangiate piano. Masticate lentamente. Godetevi il cibo e il vino. Aumenterete il vostro senso di soddisfazione e raggiungerete prima il livello di sazietà. Così il giorno dopo non sarà una fatica svegliarsi e ricominciare (a mangiare).
Sei: Anche il vino è importante. Senza vino che festa sarebbe? Ma qui non parliamo di tipologie od etichette. Ognuno scelga quelle che vuole o che può permettersi. Ma almeno cercate un calice il più appropriato possibile. Non è importante solo il contenuto. Ma anche il contenitore. E un bicchiere può cambiare il vino come il giorno con la notte. Garantito.
Sette. Spegnete i vostri cellulari. Godetevi la compagnia degli amici o della famiglia. Approfittatene per ricordare i vecchi tempi, o semplicemente per parlare amabilmente senza avere gli occhi puntati su uno schermo luminoso.
Otto. E' la naturale prosecuzione del punto sette. Non fotografate il cibo e postatelo sui social. Le Feste sono un affare di famiglia, una cosa privata, che va custodita tra i propri ricordi intimi. Cosa può importare agli altri se ho mangiato una fantastica lasagna cucinata da mia zia? Torniamo un po' alla normalità e semplicità.
Nove. Coccole dolci. Non c'è occasione migliore per lasciarsi andare alle tentazioni dolci. Mangiamo (senza esagerare) le cose tipiche del periodo, in base alla vostra regione. E se è il caso, proviamo cose nuove. E' il periodo giusto per farlo.
Dieci. Dieta. Si dice che l'Epifania tutte le Feste si porti via. Beh, è anche il giorno che segna la fine delle abbuffate. Allora torniamo ad un regime severo di alimentazione, tisane depuranti e tanta attività fisica. La prova costume, alla fine, non è poi così lontana.
C.d.G.