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L'iniziativa

Arancina Day, il giorno dopo/1 – Tre varianti ripiene delle eccellenze dei Nebrodi

14 Dicembre 2016
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di Manuela Zanni

Che Santa Lucia sia un ricorrenza in occasione della quale in Sicilia, e in particolare a Palermo, ogni bar, panificio o casa metta in campo il meglio della propria produzione in fatto di arancine, panelle e crocchè, è un concetto ormai chiaro a tutti. 

Forse più difficile da immaginare per chi palermitano non è, la quantità di tipologie di arancine che in questo giorno vengono prodotte. A cominciare dalle classiche “alla carne” e “al burro” per continuare con quelle dal ripieno più bizzarro: cime salsiccia e friarielli, sarde, broccoli “arriminati”, norma e così via per proseguire con quelle “gourmet” che accostano prodotti d'eccellenza del territorio ad una pietanza dalla fama ormai consolidata, per concludere, persino, con versioni dolci poco amate dai tradizionalisti ma apprezzate dai più golosi. 

Avviene così che l'arancina vesta abiti nuovi e insoliti o che, più semplicemente, pur restando classica, venga farcita con prodotti tipici di un territorio che le conferiscono un carattere fortemente identitario e rappresentativo di una zona in particolare come nel caso delle “ AranciNebrodi” ovvero delle arancine preparate in tre versioni (e in tre forme diverse) con i prodotti tipici dei Nebrodi. L'idea è stata di Pino Drago chef del ristorante Degusto di Galati Mamertino che ha proposto, nel giorno di Santa Lucia tanto caro ai palermitani, una degustazione di queste arancine presso Sicilì, lo shop bio dedicato ai cibi locali e genuini, freschi e a km zero che si trova nel centro di Palermo.


(Pino Drago)

Le arancine proposte in degustazione erano di tre tipologie riconoscibili dalla diversa forma. Quelle a punta erano ripiene di suino nero dei Nebrodi, finocchietto in semi e provola dei Nebrodi fresca. In quelle rotonde il ripieno era costituito da provola dei Nebrodi stagionata sei mesi e aromatizzate al pepe nero. Infine quelle dalla forma ovale erano caratterizzate da un ripieno di funghi porcini trifolati e provola dei nebrodi semistagionata. La panatura di tutte le arancine è stata realizzata con farina di grani antichi siciliani di qualità russello.