Il calo di vendite dello champagne è stato uno dei temi principali della riunione annuale di quest'anno dell'Association Viticole Champenoise.
Entrambi i co-presidenti del Comité Champagne, Jean-Marie Barillère e Maxime Toubart, hanno parlato di un calo della domanda; insolito per l'inizio delle festività di Natale, quando lo champagne, non solo è un'idea regalo, ma è anche l'immancabile compagno di cene e pranzi di questo perioro. Secondo le stime, gli ordini sono diminuiti del 2,7%, pari a sei milioni di bottiglie vendute in meno nei primi 10 mesi del 2016 rispetto allo scorso anno. In Europa le vendite sono crollate del 21% in termini di volume nel solo mese di ottobre rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Regno Unito e Germania hanno subito i maggiori cali, anche se non sono state comunicate le cifre esatte di questo calo. Tra i i principali responsabili di questo calo, la Brexit e un tasso di cambio difficile per gli acquirenti britannici.
Secondo Barillère e Toubart, “è improbabile che la situazione cambierà nel breve termine”. Secondo gli stessi produttori di champagne, l'effetto Brexit non avrebbe dovuto avere degli effetti negativi almeno per quest'anno. Ma alla fine non è stato così. “Gli inglesi hanno un rapporto di lunga data con lo champagne, e il loro amore per i nostri vini ci farà superare questa crisi”; hanno copncluso i due co-direttori.
C.d.G.