di Ilaria de Lillo
Trentodoc è passione, tradizione e innovazione. Ritratto di questo territorio dalla natura monumentale, l’inestimabile valore dei luoghi d’arte e la varietà climatica è proprio la manifestazione che vede protagoniste ben 45 cantine votate alla produzione dello spumante trentino, per un totale di 113 etichette.
In questa dodicesima edizione di Trentodoc organizzata dalla Camera di commercio di Trento, dall'Istituto Trento Doc e dal Consorzio tutela vini del Trentino, l’obiettivo di valorizzare le bollicine delle montagna si fa ancora più ambizioso. Fino all’11 dicembre presso Palazzo Roccabruna appassionati e curiosi potranno degustare le eccellenze del Trentino e conoscere tutti i profumi e i sapori del Trento Doc. Metodo Classico, quindi rifermentato in bottiglia, esclusivo e riconoscibile, il Trento Doc si veste di personalità e unicità nelle mani dei produttori. Alla base c’è un vino fermo da uve Chardonnay, Pinot nero, Pinot bianco e Pinot meunier a cui si aggiungono zuccheri e lieviti. Una volta imbottigliato e lasciato riposare per qualche settimana, il vino viene riposto a testa in giù sulle pupitres, cavalletti dai quali le bottiglie vengono periodicamente inclinate e rotate. Il riposo in cantina che va dai 15 mesi del Brut, ai 24 mesi del Millesimato, ai 36 mesi del Riserva permette ai lieviti di posarsi. Ogni produttore personalizza questo processo in base al clima, al territorio e al proprio desiderio di sperimentare per ottenere un prodotto sempre diverso, sempre straordinario.
Tra una degustazione dal Garda a Rovereto, dal Brenta a Lavico Terme, abbiamo selezionato 5 cantine da provare.
Il Brut bianco di San Michael, a San Michele dell’Adige (Val di Cembra): uno spumante non millesimato 80% Chardonnay e 20% Pinot Nero, sui lieviti 36 mesi. La vinificazione avviene in botti d’acciaio e la fermentazione senza malolattica preserva la freschezza dello spumante. Si vede e si sente: colore giallo pieno, uno spiccato profumo di frutta bianca e fiori appena si accosta il naso al calice, effervescenza avvolgente in bocca. Al palato ha un’impronta decisa e lentamente il fruttato lascia posto a un retrogusto speziato.
Altra eccellenza è il Rosè firmato dai fratelli Zanotelli, 80% Chardonnay e 20% Pinot Nero. Colpisce subito il colore: rosa antico brillante, che ipnotizza osservando le bollicine roteare in un abisso rosato. Nel profumo si riconoscono subito note di frutti rossi, ribes, more e lamponi che accompagnano nel gusto sensazioni di freschezza e leggerezza. Sicuramente un vino elegante per un aperitivo speciale.
Da una cantina scavata nella roccia nel 1200 Giorgio e Willy Zeni realizzano la rifermentazione del suo Brut 100% Chardonnay. Il millesimato del 2010 ha una spinta in più. Il colore è giallo paglierino con riflessi verde lime; in una prima battuta la mediocrità del profumo inganna, perché bisogna appassionarsi e affinare l’olfatto alla scoperta di questo spumante per coglierne il profumo fruttato fine ed elegante. Piacevolmente alcolico (13%), di buona acidità, è uno spumante secco che fa sbocciare una tavola imbandita con menù a base di pesce e dolci alla crema.
Maso Nero è un’antica residenza agricola sulle colline avisane. Il Maso Nero Riserva è una scommessa (vinta) della famiglia Zeni: 100% Chardonnay, 58 mesi sui lieviti, vinificato in purezza. Colore spiccato e bouquet complesso, in cui i sentori di cioccolato bianco e frutta passita si uniscono a un gradevole odore di zolfo. Un Trentodoc evoluto, uno spumante importante con una buona struttura e persistenza.
L’Altinum Riserva Extrabrut della Cantina Aldeno è uno spumante regale, che si impone sulla tavola e la adorna grazie al suo colore carico dorato. E’ ottenuto da uve Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero. Se il colore intenso abbaglia, il profumo altrettanto deciso richiama immediatamente alla freschezza degli agrumi e alla dolcezza del miele. Il gusto pieno e avvolgente. L’eleganza in un calice.
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