di Gianni Paternò
Nonino è uno dei nomi che ha fatto grande la Grappa, tra i primi a renderla al pari con i più famosi distillati del mondo.
Già dalla fine dell’800 i Nonino distillavano vinacce, ma la svolta avvenne alla fine degli anni '60 applicando il principio che la Grappa per diventare un eccellente distillato doveva partire da vinacce sane e freschissime. Altre due le date da ricordare: il 1972 con l’intuizione delle Grappe monovitigno e il 1977 con la nascita dell’acquavite d’uva ÙE. Da allora un susseguirsi di successi, di iniziative atte a diffondere il nome Nonino e la Grappa nel mondo. Per saperne di più leggete qui. Tra i tanti prodotti di eccellenza della distilleria, dove tutta la famiglia è coinvolta, grande successo specie all’estero sta ottenendo l’Amaro Quintessentia nato nel 1933 con grappa ed infusi di erbe di Carnia e rivisitato secondo la ricetta attuale nel 1992 sostituendo la grappa con l’acquavite d’uva ÙE invecchiata in barriques di Limousin, Nevers ed ex-Sherry. L’Italia è terra di amari e Quintessentia ha saputo ritagliarsi un grande successo. All’estero invece gli amari non sono particolarmente diffusi e realizzati. Nel mondo anglosassone, il più importante mercato alcolico, gli amari sono principalmente utilizzati nei cocktail che tanto consumo rappresentano.
L’Amaro Quintessentia è stato valutato tra i migliori al mondo da alcune delle massime autorità in quel settore che gli anglosassoni definiscono come bittersweet. Così Brad Thomas Parsons, tra i massimi esperti di bitters a livello internazionale, apre la sua guida “The Spirited World of Bittersweet, Herbal Liqueurs” definendolo uno degli ingredienti chiave nelle cocktail list dei migliori bar e ristoranti degli Stati Uniti. Travel Channel, il famoso canale tv statunitense dedicato ai viaggi e al tempo libero sceglie Amaro Nonino per rappresentare l’Italia tra i 14 liquori al mondo da provare assolutamente. L’autorevole New York Times riporta come cocktail di riferimento degli “Equal-parts cocktails”, ovvero quelli con massimo cinque ingredienti in parti uguali, il Paper Plane, creato nel 2007 da Sam Ross, mixologist cult di New York, che ha fatto innamorare i cocktail-bar di tutto il mondo ed è divenuto un “classico-moderno” irrinunciabile.
Tornando in Europa Falstaff, la più autorevole rivista di enogastronomia austriaca, celebra l’Amaro Nonino Quintessentia fra i tre migliori bitter alle erbe di tutto il mondo, con un punteggio totale di 91 punti descrivendolo così: “Profumo di buccia d’arancia, marmellata di arance amare, timo, mentolo e note esotiche come il mango; al palato bella combinazione di dolce e amaro. Percettibili pepe e liquirizia, retrogusto di cacao”. Apprezzatelo da solo come digestivo o in tanti cocktail le cui ricette, compreso quella del Paper Plane, sono descritte nel sito della Nonino.