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L'iniziativa

Se il tappo di sughero diventa opera d’arte. A Randazzo la mostra “Stappiamolarte”

08 Novembre 2016
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(Opera di Salvatore Calà)

Può un tappo di sughero elevarsi dal suo stato fisico per varcare la frontiera teorica di una chiusura ermetica ed elevarsi alla dignità di oggetto d’arte degno di arricchire un “Piccolo museo” d’arte moderna?

La risposta, per chi si trova a distanze ragionevoli, potrà soddisfarsi domenica prossima, 13 novembre, presso le cantine Al-Cantàra di Randazzo, versante nord dell'Etna, dalle ore 15 in poi in occasione della presentazione del volume “Stappiamolarte”. L’opera nasce dalla geniale intuizione di un vigneron catanese, Pucci Giuffrida, titolate dell’azienda Al-cantàra”. Intuizione che poggia su quel collaudato concetto che recita “arte e vino sono un percorso da intraprendere e sviluppare sempre di più”. Il vino, è risaputo, è infatti il condensato di un territorio, di una cultura, di uno stile di vita. Ed è un percorso che la gente apprezza sempre più. Però rimane insolito, e quasi raro  trovare delle opere d’arte contemporanea in un luogo particolare come una cantina.


(Opera di Rodolfo La Torre)

Il vino, al pari dell’arte, è un collaudato ed efficace fattore culturale. Racchiude in sé, infatti, nei colori e nei sapori, la storia e la cultura di una terra. Come questo evento potrà dimostrare, ”vino e arte” creano belle e sognanti atmosfere. E, legati da un filo invisibile, si fondono e si confondono nelle pagine di “Stappiamolarte”; interagendo e contaminandosi con le opere dei sessantotto  artisti coinvolti in questo singolare progetto. A loro è stata riservata ampia libertà di esecuzione e, dove lo hanno ritenuto utile, utilizzato, assieme ai tappi, altro materiale quale legno, vetro, stoffe o pietre, ma anche materiali di riciclo. Per dar vita ad originalissime, quasi uniche, realizzazioni. Scrive nel suo testo in catalogo Vinny Scorsone: “L’approccio è stato ora gioioso ora riflessivo e malinconico; sensuale o enigmatico; elaborato o semplice. Su esso gli artisti hanno riversato sensazioni e pensieri. A volte esso è rimasto tale anche nel suo ruolo mentre in altre la crisalide è divenuta farfalla varcando la soglia della meraviglia.  Non c’è un filo comune che leghi i lavori, se non il fatto che contengano dei tappi ed è proprio questa eterogeneità a rendere le opere realizzate interessanti”.

Nel corso della giornata sarà possibile visitare i vigneti, la cantina dell’azienda Al-Cantàra ed il  “Piccolo museo”  che accoglie le opere realizzate. Anche in questa occasione, come gli esempi del passato, tutte le opere pervenute saranno messe all’asta. E i ricavato sarà devoluto interamente ad associazioni che si occupano di infanzia abbandonata (www.al-cantara.it).

C.d.G.