(Lo chef Gianclaudio Di Malta durante il cooking show)
di Geraldine Pedrotti
Parte il conto alla rovescia per il Passitaly 2016, l’evento dedicato a Pantelleria e al suo patrimonio enogastronomico, culturale e naturalistico che si terrà nella “Perla nera” del Mediterraneo dal 10 al 13 novembre.
Un educational tour rivolto alla stampa nazionale e internazionale che porterà una selezione di giornalisti specializzati in diversi settori (attualità, viaggi, gastronomia, videoreporter) a vivere e scoprire l’unicità di Pantelleria oltre la stagione estiva. Ieri una preview dell’evento al SanLorenzo Mercato di Palermo, con la degustazione dei vini dell’isola e del cous cous pantesco. Ai fornelli lo chef Gianclaudio Di Malta del ristorante “La Nicchia” di Scauri, che ha preparato la celebre versione di Pantelleria del cous cous di pesce, arricchito dall’aggiunta di zucchine, melenzane e peperoni fritti. In degustazione i vini dell’isola, dallo Zibibbo secco al Passito, prodotti nell’isola dalle cantine aderenti a Passitaly: Donnafugata, Cantine Pellegrino, Marco De Bartoli, Coste Ghirlanda, Murana Vini e Azienda Agricola Ferreri.
(Graziella Pavia, Angela Siragusa e Giuseppe Bianchini)
“L’obiettivo è destagionalizzare il turismo di Pantelleria – ha spiegato ieri Angela Siragusa, vicesindaco dell’isola – il primo Passitaly l’abbiamo organizzato tre anni a settembre, progressivamente ci siamo spinti sempre più in là, fino ad arrivare quest’anno a metà novembre, proprio per dimostrare che la nostra isola offre tanto altro, che va al di là del mare estivo. Se vogliamo dare una chance ai tanti giovani che ogni anno lasciano Pantelleria perché non trovano lavoro, l’unica via è quella della valorizzazione di tutto ciò che abbiamo, dall’agricoltura al vino, passando per i percorsi naturalistici e il turismo”.
“Abbiamo un patrimonio eccezionale, soprattutto se consideriamo che siamo un’isola di 80 chilometri quadrati – ha aggiunto l’assessore all’Agricoltura di Pantelleria, Graziella Pavia – abbiamo la prima e unica pratica agricola, quella della coltivazione della vite ad alberello, dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’Unesco, da cui produciamo il nostro prodotto più celebre, il Passito di Pantelleria, abbiamo anche l’unico cappero in Italia con denominazione Igp, senza contare l’enorme patrimonio storico-culturale caratterizzato dai dammusi, dai terrazzamenti e dai muretti a secco panteschi. Con un’offerta talmente ricca, Pantelleria merita di essere visitata tutto l’anno”.