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L'evento

Alla scoperta delle birre artigianali: a Palermo banco di assaggi nella sede Mediolanum

30 Ottobre 2016
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Un’occasione per assaggiare alcune delle birre artigianali più interessanti dell’Italia. 

Banca Mediolanum, nella sua agenzia di via Libertà a Palermo, ha organizzato un incontro con la birra di qualità. Nella accogliente sala liberty di questa sede, si è tenuto un vivace e affollatissimo banco di assaggi, che si inserisce nell’ambito delle manifestazioni socio/culturali che l’istituto organizza ogni venerdì per i palermitani (a breve anche la presentazione del nuovo libro di Dacia Maraini e una mostra della pittrice Topazia Alliata).

Ad introdurre la serata, Mauro Lovasco, coordinatore di sede. A presentare le birre, invece, ci ha pensato Mauro Ricci, conoscitore del mondo della birra che ha intrattenuto il numeroso pubblico, con una veloce storia della birra, dalle norme per la sua produzione del 4700 a.C. contenute in una tavoletta incisa in cuneiforme, del periodo assiro in Mesopotamia, alla incredibile esplosione del settore anche in Italia con più di mille birrifici artigianali in attività. “E’ un movimento che ancora oggi offre buone possibilità di un lavoro qualificato per giovani in cui nasce la passione per questa bevanda – ha detto Ricci -, con la raccomandazione perentoria di imparare a fare impresa, che è spesso il punto debole di molte iniziative su questo terreno”.
 

Le birre scelte per l’assaggio, tutte italiane, avevano l’obiettivo di offrire al pubblico una prima idea di cosa significa in qualità e varietà la vivacissima proposta nazionale che la bevanda consente.

Un primo birrificio, tutto siciliano di Nicosia, 24 Baroni con la sua Bionda II, birra elaborata con finezza e intuito dai giovani birrai, al miele di sulla, con le sue asprezze originarie e un buon gioco con il luppolo; il miele si avverte con garbo in un finale asciutto e leggero.

La tradizione belga si sente evidente nella “ambrata” di Maltus Faber, prestigioso birrificio di Genova che esprime tutta la sapienza birraria nell’affascinante equilibrio fra malti luppoli e lievito con una gradevolezza alla bevuta che ha stregato tantissimi bevitori.

Willa Cater autrice della novella My Antonia, nome che Sam Calagione, del birrificio Dogfish Head degli Stati Uniti, avendone tenera memoria, ha voluto dare alla birra fatta in collaborazione con Leonardo Di Vincenzo dell’italiano Birrificio del Borgo. Una Imperial pils che insieme a luppoli boemi, ha nel bouquet luppoli americani che le conferiscono aromi e profumi intensi e estremamente ricchi di sfumature che conquistano dal primo momento. Ma è la bevuta che commuove per la sapiente definizione fra sapori che riportano alla boemia per poi dispiegarsi in modo ricco su un corpo leggero più verso l’Aerica per tornare nell’amaro aromatico coinvolgente del finale alle memorie delle pils qui comunque esaltate.

C.d.G.