IL BANDO
La Regione mette a disposizione fondi per realizzare sale da degustazione ma solo nove cantine siciliane hanno aderito
Occasioni perdute
Qualcuno ha presentato le richieste, in molti hanno rinunciato, solo in nove sono arrivati fino alla fine. Così si può sintetizzare il lungo viaggio di un bando della Regione datato agosto 2005 e il cui obiettivo era quello di concedere risorse per la realizzazione di sale da degustazione nelle cantine siciliane che aderiscono alle diverse Strade del vino.
La legge prevedeva un contributo fino a 25 mila euro per la realizzazione delle sale ma solo nove imprenditori hanno saputo cogliere la palla al balzo. A dire sì, avviando i lavori e presentando in tempo l’intera documentazione, sono stati Lanzara, Cantine Barbera e Piana dei Cieli per la Strada del vino Terre Sicane; Paolini e Alagna per la Strada Terre d’occidente; Ceuso e Sant’Antonio per Alcamo; Avide e Calì per la Strada del vino del Cerasuolo di Vittoria; la sola azienda Benanti per la Strada del vino Etna. Ancora più sconfortante il fatto che molte cantine abbiano chiesto di aderire al bando salvo poi rinunciare, com’è avvenuto, tanto per fare un esempio, per alcune aziende della zona di Alcamo.
Diversa la situazione per quel che riguarda i contributi della Regione per la realizzazione della segnaletica delle Strade del vino, in questo caso l'”aiuto” previsto poteva coprire fino a cinquanta mila euro. A presentare le domande, in questo caso, sono state le Strade di Alcamo, Cerasuolo di Vittoria, Terre Sicane, Terre d’occidente, Erice Doc, Etna. Non tutti hanno già sistemato la segnaletica ma i lavori vanno avanti anche perché la Regione è sul punto di firmare un protocollo d’intesa con l’Anas per aggirare l’ostacolo della tassazione di questo tipo di cartelli. D’ora in poi, infatti, questi segnali dovrebbero essere equiparati a quelli turistici.
Marco Volpe