(Marco Gatti, Davide Oldani, Donato Turba, Daniele Turba e Paolo Massobrio)
di Michele Pizzillo
Oltre che apparire come uno slogan è anche un progetto impegnativo “Golosaria 2016”, in programma a Milano dal 5 al 7 novembre prossimi a MiCo, il centro congressi di Fiera Milano, con il titolo “dal cibo, le civiltà”.
“Proprio per questo l’11^ edizione di Golosaria – spiega l’ideatore, Paolo Massobrio – si presenterà in una veste completamente rinnovata e ricca di spunti già a partire dal concept”. E, cioè, un’esposizione del meglio dell’Italia del gusto che, così come è stata illustrata in occasione della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta a Milano, sarà una sorta di guida “tutta da sfogliare”, aggiunge Massobrio. Infatti, al MiCo arriveranno 300 artigiani del gusto che saranno raccolti in isole merceologiche per permettere di approfondire il concetto di cibo come fattore di civiltà. E, quindi, ci saranno isole come la civiltà del latte e dei formaggi, norcineria e carne, panificazione e lievitati, dolci e panettoni, paste e cereali, oli e condimenti, distillati e birre artigianali, acqua e pesce. Nonché la civiltà del vino rappresentata da 100 cantine e da due grandi consorzi, quello della Barbera d’Asti e dei vini del Monferrato e quello di tutela dei vini dell’Oltrepò Pavese. Senza trascurare le botteghe, con il raduno delle botteghe d’Italia che culminerà con l’omaggio a Giorgio Onesti “Da bottega a boutique del gusto: andata e ritorno”.
(Paolo Massobrio e Marco Gatti)
Un’anticipazione di questa attenzione per un patrimonio tutto da tutelare, si è avuta nel corso della conferenza stampa milanese, con la premiazione di Emma Marveggio che con “Sciatt à Porter”, sotto la Madonnina ha il coraggio di “sfidare” il dirimpettaio Eataly per il suo amore viscerale per la Valtellina ed in particolare per gli sciatt, le gustose frittelline di grano saraceno che offre ai buongustai che arrivano da ogni parte della città proprio per “divorarle”; e Donato Turba della Equicarni Melzo, la cittadina della Brianza dove, con la sua antica macelleria e l’annesso ristorante, attira frotte di buongustai. Il resto delle botteghe d’Italia saranno premiate nel corso della rassegna in programma dal 5 al 7 novembre prossimi. Contestualmente al riconoscimento Top Hundred, ovvero la premiazione delle 100 migliori cantine d’Italia che Massobrio ha selezionato con Marco Gatti, suo storico sodale.
(Emma Marveggio e Donato Turba)
Alla presentazione di Golosaria, a cui ha partecipato anche Davide Oldani, lo chef che rende pregiate anche la materie prime più povere, si è parlato molto di cucina regionale perché, aggiunge Gianni Fava, assessore all’agricoltura della Lombardia (un vero motivatore lo ha definito il direttore del Consorzio tutela vini Oltrepò Pavese, Emanuele Bottiroli) “dobbiamo parlare di cucina che valorizzi i prodotti regionali. A Parigi, al Salone dell’alimentazione, abbiamo presentato un menù fatto solo con piatti lombardi, ottenendo un consenso eccezionale per i prodotti che abbiamo utilizzato”. Per Fava questa è la nuova cucina su cui puntare se si vuole valorizzare l’agroalimentare italiano. “Insomma, ci dobbiamo convincere che la cucina italiana è esaltata dal prodotto che utilizziamo per i nostri piatti”, ha ribadito Oldani che ne ha approfittato di questo appuntamento per sottolineare che “oltre a dare ai nostri clienti cibo buono e possibilmente sano, dobbiamo saper fare anche accoglienza”. Altrimenti non si va da nessuna parte.
Di tutto questo se ne parlerà molto diffusamente a Golosaria. Intanto con i forum di discussione, ma anche con show coking, laboratori e master animati da produttori, chef e scuole di cucina che racconteranno con mano e direttamente ai fornelli – è proprio il caso di sottolinearlo – la filiera dei prodotti e le nuove frontiere della cucina. E, con il contributo della maestra di cucina Giovanna Ruo Berchera che con Massobrio firma i primi due libri della nuova collana enogastronomica “I libri del Golosario” di Cairo Editore. Si tratta di qualcosa come 80 appuntamenti che permetteranno di scoprire tutto il mondo della grande cucina e quello della cucina di strada che è un altro pianeta ricco di inventiva.
Infine, l’ultimo giorno di Golosaria, lunedì 7, sarà presentato “Il GattiMassobrio 2017” (Comunica edizioni, €. 19,50) che in 2.420 schede, racchiude il meglio della ristorazione italiana di qualità.