L’INTERVENTO
Pubblichiamo il testo di una mail inviata in redazione da Santi Buzzotta, manager dell’azienda Lanzara. “È il momento di dimostrare come le aziende che lavorano bene vengano riconosciute dal mercato per il loro valore”
Doc Sicilia diventi
garanzia di qualità
di Santi Buzzotta *
Il mondo del vino siciliano ha subito diverse “mutazioni” in particolare negli ultimi 10-15 anni. Si è passati da un momento con poche, pochissime aziende esistenti, i cui prestigiosi marchi hanno dominato le scene commerciali internazionali per diversi anni, ad un momento difficile come quello attuale in cui il mercato è inflazionato dalla quantità inverosimile di aziende e di vini siciliani.
In parole povere adesso il vino siciliano non “tira” più come una volta e la colpa è solamente nostra, di chi ha creduto di potere tirare la corda fino a farla rompere.
Ne è la prova tangibile di come il nostro Nero d’Avola sia passato da un punto di forza della immagine enologica isolana, ad assoluto punto di debolezza dato che l’uso commerciale che ne è stato fatto è assolutamente privo di qualunque studio intelligente o di una strategia adeguata.
E adesso? E adesso è arrivato il momento di dimostrare come le aziende che fanno veramente la qualità totale vengano immediatamente riconosciute dal mercato per il loro valore.
Quindi un marchio di qualità, una sorta di certificato di riconoscimento delle aziende di qualità, non un appellativo politico o di facciata.
La Doc Sicilia per il vino ma soprattutto per le vere aziende organizzate e lungimiranti dove Sicilia sta per territorio, cultura, storia, clima, ironia e calore della gente, accoglienza, lavoro, sacrificio e rischio. E dove Doc sta per bellezza, bontà, unicità, esclusività.
Tutte qualità che solo la nostra terra e la nostra gente può garantire ogni giorno, ogni anno, sempre.
* direttore commerciale Casa Vinicola Lanzara