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La grappa del mese

Grappa del mese: Anfora di Marzadro

01 Settembre 2016
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Grappa Trentina affinata in terracotta

di Gianni Paternò

L’Italia era uscita dalla seconda guerra mondiale con l’economia in ginocchio e con l’unica risorsa di molte regioni consistente nell’emigrazione, spesso iniziata anni prima. Il Trentino con il suo territorio essenzialmente di montagna non fu scevro da tale triste sorte. In quest’ambiente povero la giovane Sabina Marzadro dopo 12 anni trascorsi a Roma a servizio, tornò nella sua terra e assieme al fratello Attilio, contadino, si mise in testa di iniziare a distillar vinacce. Nella sua casa di Brancolino si fece costruire un alambicco a fuoco diretto così nel 1949 arrivarono i primi carri ricolmi di vinacce. Duro lavoro cercando di farlo al meglio tanto che nei bar della zona si sentiva dire “dammi un Marzadro”. Si produceva e si giravano i paesi per vendere le bottiglie; l’esperienza contadina dava il valore aggiunto della conoscenza delle erbe di montagna che servivano ad aromatizzare la grappa: asperula, mugo, ortica, ginepro, ruta che la arricchivano di proprietà, di aromi e sapori.

(Attilio Marzadro)

Dal 1960 Sabina si ritirò e la conduzione dell’azienda fu tutta nelle mani e nella sapienza di Attilio e della sua famiglia, un’azienda che si ingrandiva e si rinnovava con una nuova distilleria realizzata nel ’64. Nel 1975 si inizia a distillare il monovitigno di Marzemino, seguito dalle altre vinacce del territorio. Altro anno importante è il ’79 quando arrivano i nuovi alambicchi in rame a bagnomaria, abbandonando quelli a fuoco diretto dove la temperatura era di difficile controllo, col risultato di ottenere grappe più morbide e profumate. Dal  ’99 si inizia la produzione di liquori a base grappa o alcol e dopo un periodo di crisi del settore ecco che la grappa riprende ad avere successo.

(La sede di Nogaredo con i tetti ricoperti da licheni)

Nel frattempo Attilio trasferisce la sua esperienza a figli e nipoti che mantengono intatta la tradizione e il valore aggiunto del lavoro fatto a mano con passione e cura. Nel 2002 nasce il prodotto più conosciuto di Marzadro: la grappa Diciotto Lune ricavata da selezionate vinacce trentine affinate per 18 mesi in piccole botti di diversi legni. Arriviamo così al 2004 quando la distilleria si sposta di 1 chilometro a Nogaredo nel nuovo, razionale, efficace e architettonico edificio col tetto piano ricoperto da 60 mila piante di licheni, gli 8 alambicchi posti in cerchio sotto una cupola di vetro, sale convegni, degustazione e vendita.


(La distilleria) 

Ancor oggi nonostante il successo per cui si producono 600 mila bottiglie di liquori e 800 mia di grappe la materia prima è della zona, col solo 20% che arriva dalla vicina Bolzano e dal veronese, con 25 etichette più altre 9 di aromatizzate. Oggi Marzadro è una spa condotta dai 3 figli di Attilio: Stefano, Andrea che è il mastro distillatore e Anna affiancati dai 4 membri della terza generazione.


(Stefano, Anna e Andrea Marzadro) 

Degustiamo Anfora, grappa affinata in terracotta, la cui bottiglia riporta la fascetta con il marchio di Trentino Grappa autorizzata dall’Istituto Tutela Grappa del Trentino che certifica la produzione da vinacce della provincia, a garanzia di una qualità certificata dall’Istituto Agrario San Michele all’Adige attraverso analisi di laboratorio e dalla Camera di Commercio di Trento dove è operante una commissione per l’analisi Organolettica.

(Le anfore) 

Anfora è il prodotto di un progetto inteso ad ottenere un affinamento in un materiale poroso mantenendo un aspetto incolore e cristallino proprio delle grappe giovani e tradizionali; inoltre la terracotta è molto più porosa del legno aumentando la micro ossigenazione ed è neutra non cedendo al distillato estranee note vanigliate e terziarie. Il risultato è una grappa dal gusto primario, rotondo e dall’aroma avvolgente che non annulla la ricchezza aromatica propria delle vinacce da cui proviene. E’ ottenuta distillando uve trentine: 70% di Teroldego, Marzemino Merlot, 30% di Chardonnay, Muller Thurgau e Moscato, praticamente la base del Diciotto Lune. Un esperimento di successo che inizia nel 2014. Dopo 6 mesi in acciaio, si compone la miscela che riposa 10 mesi nelle anfore da 300 litri.
 
Versata nel piccolo calice è chiaramente incolore e brillante. All’olfatto pervengono immediate note erbacee, il particolare ed inebriante odore dell’erba dei prati di alpeggio dopo una pioggerellina estiva, poi di fiori, un bel bouquet dove si distingue la viola; è perfettamente pulita, franca, intensa ed avvolgente. Al gusto entra con un’iniziale pizzico di dolcezza sulla lingua che subito viene travolto dalla sensazione alcolica in rapida espansione, è fine, armonica, morbida, con una buona fragranza aromatica ed una lunga persistenza con un corroborante retrogusto leggermente amarognolo.
 
Gustatela accompagnando cioccolato al latte, gelati alla crema, frutta secca. Sono 20 mila le bottiglie da 500 centilitri che allo scaffale trovate a 25 euro.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

 
Distilleria Marzadro
via per Brancolino 10
38060 Nogaredo (Tn)
tel. 0464 304555
info@marzadro.it
www.marzadro.it