di Michele Pizzillo
Chi ancora non conosce il peperone di Carmagnola, dal 26 agosto ha dieci giorni di tempo per scoprire il prelibato frutto della solanacea che cresce in Piemonte e, che, attorno alla cittadina del torinese raggiunge qualità davvero sublime.
Tant’è vero che l’anno scorso, il 66mo appuntamento di “Peperò, sagra del Peperone di Carmagnola”, registrò oltre 250.000 visitatori in 10 giorni e, come certificato da una ricerca universitaria, ebbe una ricaduta economica sul territorio di 2.630.200 euro. Una conferma delle capacità di attrazione di un prodotto molto popolare perchè è facile da cucinare e, poi, per il consumo non richiede snobbismi tali da farlo apparire come prodotto molto sofisticato. Non bisogna dimenticare, comunque, che il peperone di Carmagnola è tenuto in grande considerazione da chef stellati, tant’è vero che in occasione della sagra, in programma dal 26 agosto al 4 settembre, Paolo Massobrio animerà una serie di talk show e show cooking nella piazza principale di Carmagnola, che per l’occasione prende il nome di Piazza dei Sapori, mentre quella che sulle mappe preparate dagli organizzatori della manifestazione è indicata come Piazza Peperò, sono previste cene preparate dagli allievi della scuole alberghiere dove il peperone sarà il protagonista assoluto; in programma anche una cena di beneficenza a favore di una onlus dell’Ospedale Regina Margherita di Torino ed un’altra dove la farà da padrone il bollito misto. Ma, anche, tutti i prodotti del Piemonte, visto che a Carmagnola alla rassegna commerciale collaterale alla Sagra del Peperone, saranno presenti oltre 200 espositori. Quindi, sarà anche l’occasione giusta per conoscere meglio tutte le prelibatezze piemontesi ed anche ligure, visto che alla sagra del peperone non mancano mai operatori provenienti della Riviera.
(Paolo Massobrio)
Un programma vastissimo, quello messo a punto dal Comune di Carmagnola, che organizza Peperò, per soddisfare tutte le attese di visitatori che quest’anno potrebbero anche superare le 300mila unità. Così, ad aprire le “danze”, la sera di inaugurazione di una fiera gastronomica ormai di interesse nazionale, ci penserà il concerto di Irene Fornaciari, che presenterà il suo ultimo album “Questo tempo” ed alcuni dei suoi classici con arrangiamenti rivisti e corretti, dando così uniformità a tutto il concerto. Spazio, anche, alla nuova mania che sta dilagando proprio in questi giorni, quella di Pokémon Go, tanto da allestire numerose esche. E, comunque, Peperò, da sei anni riconosciuta “Manifestazione Fieristica di Livello Nazionale”, è a tutti gli effetti un festival che propone 10 giorni di eventi gastronomici, culturali, artistici ed esperienze creative e coinvolgenti per tutti i sensi e per tutte le fasce di età.
Fermo restando l’aspetto agroalimentare e gastronomico, visto che con “Il peperone ripieno” Ugo Alciati interpreta e racconta il peperone ripieno secondo Guido; mentre Cesare Grandi de La Limonaia di Torino presenta “Il peperone va nello spazio” insieme a Fanceat, start up di food delivery che ha ideato un menù sul modello di quello “servito” nella stazione spaziale internazionale; poi c’è “Focacce e marinai, la tradizione ligure tra orti e porti” con il maestro Giulio Cassinelli, Anna Bianco della Cooperativa Ortoflorofrutticola Andorese e Sergio Cusinato, vice
presidente della Coop. Olivicoltori Sestresi. Si parlerà, anche, del futuro dell’agricoltura piemontese dove le piante di solanacee stanno sostituendo quelle di canapa.
Il tutto avrà come contorno la tradizionaleFesta di Re Peperone e la Bela Povroneracon sfilata di centinaia di personaggi in costumi d’epoca e di maschere carnevalesche, le esibizioni di “Sport in Sagra”, il raduno di trattori e d’auto d’Epoca.
Intanto il nuovo sindaco di Carmagnola, Ivana Gaveglio, ha deciso che durante questa edizione di Peperò, saranno effettuati anche controlli di qualità igienico sanitari sugli alimenti. I 90 stand enogastronomici dislocati in una superficie espositiva di circa 14.000 metri quadrati, infatti, saranno soggetti a verifiche ispettive igienico sanitarie effettuate da una ditta specializzata nel fornire servizi di consulenza e analisi microbiologiche, chimiche e ambientali/ecologiche nel settore agro-alimentare. I controlli saranno eseguiti da operatori che effettueranno controlli sulla disposizione e sulla documentazione di ogni stand seguendo le norme imposte dall’organizzazione e dalle norme igienico sanitarie previste per la preparazione, somministrazione e vendita di alimenti durante le manifestazioni temporanee.