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Scenari

Consorzio Doc Sicilia, controlli anti-frode in Germania e Svizzera: trovate alcune anomalie

26 Luglio 2016
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Quasi 40 controlli, qualche infrazione e un programma che prevede visite ispettive in Italia e all'estero.

Il Consorzio Sicilia Doc, dunque, intensifica i controlli a garanzia del consumatore sul mercato. Nei primi sei mesi di attività di vigilanza sono state effettuate più di 35 verifiche ispettive, presso punti vendita della grande distribuzione (7 delle quali in Germania), nel canale Horeca e sui siti di e-commerce.
Il Consorzio di Tutela Vini Sicilia Doc nel 2016, ha così intensificato l’attività di vigilanza sul mercato, in stretta collaborazione con l’Ispettorato centrale delle tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari di Palermo, inserendo, oltre al territorio nazionale, anche alcuni paesi europei quali la Germania e la Svizzera.

“I nostri due ispettori – dice il direttore del Consorzio Maurizio Lunetta – stanno continuando con le loro visite. Abbiamo riscontrato delle anomalie per quello che riguarda le etichette”. In pratica viene usato il nome Sicilia in maniera impropria, “ma di più non posso dire – spiega Lunetta – perché stiamo preparando la relazione che consegneremo all'Icqrf”.

Le verifiche ispettive, al momento, si stanno effettuando in Germania e Svizzera, ma non è da escludere che il prossimo anno i paesi interessati dalle verifiche potranno essere l'Austria, il Regno Unito e l'Olanda. “Tra gli obiettivi primari del Consorzio, insieme alla promozione e alla tutela del marchio, vi è quello di garantire al consumatore un prodotto certificato e di alta qualità. Ogni bottiglia di vino Sicilia Doc deve corrispondere allo standard previsto e riportare le corrette informazioni in etichetta”, afferma Antonio Rallo, presidente del Consorzio.

Le attività di verifica sono realizzate nella fase della commercializzazione, dai punti vendita aziendali a quelli all’ingrosso, passando per enoteche, ristoranti, bar ed infine all’e-commerce. L’attività di vigilanza riguarda anche i prodotti similari, commercializzati sul territorio dell’Unione Europea che, con false indicazioni sull’origine e sulle qualità specifiche dei prodotti stessi, possono generare confusione nei consumatori e recare danno alle produzioni a marchio Sicilia Doc.

Le attività di controllo e monitoraggio, sono cominciate lo scorso anno, quando non sono, però, riscontrare infrazioni. Quest'anno, nei primi sei mesi, alcuni problemi già comunicate all'Icqrf. Il monitoraggio, quest'anno, si sta concentrando anche nei canali di vendita online. Nel caso di riscontro di alcuni problemi, viene effettuato il prelievo di un campione per ulteriori accertamenti. La Doc Sicilia nel 2015 ha prodotto 24,2 milionid i bottiglie. Quest'anno è previsto un incremento della produzione del 10 per cento. 

C.d.G.