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L'iniziativa

C’è un’altra Cina da conquistare (subito): a settembre roadshow per il vino italiano

12 Luglio 2016
Vino_cinesi Vino_cinesi

Business Strategies organizza incontri b2b per le cantine nelle città meno conosciute ma con grandi potenzialità di crescita. Ecco come aderire

 

Missione in Cina per il vino italiano. Business Strategies organizza un roadshow che prevede incontri diretti con importatori e distributori nelle città cinesi di Xi’an, Wuhan, Changsha.

“Ormai riteniamo che sia arrivato il momento di allargare il raggio della promozione del vino italiano in Cina anche alle città meno conosciute – spiega Silvana Ballotta, Ceo di Business Strategies, società specializzata nella promozione di vino all'estero -, dove il prodotto made in Italy sta guadagnando interesse. A Shanghai abbiamo un ufficio di rappresentanza. Con questo primo road show le nostre cantine avranno l’opportunità di far conoscere i loro vini e incontrare distributori, importatori e media anche al di fuori dai circuiti già rodati”. 

Insomma, il mercato cinese ha grosse potenzialità, ma presenta anche molti rischi, tutti vogliono vendere in questo Paese e quindi la competitività è feroce, oltre ai grossi problemi a livello distributivo e logistico. Allo stesso tempo, il mercato nelle città “occidentalizzate” del paese è ormai saturo, e sebbene rimangano valide piattaforme “vetrina” per posizionare il prodotto, le vendite non sono all'altezza delle aspettative. “Il brand made in Italy è noto in Cina, ma sul vino c'è ancora molto da fare – spiega la Ballotta -. Si tratta di mercati nuovi in cui la promozione e la visibilità giocano un ruolo fondamentale per aumentare la domanda di vino italiano. C’è molta concorrenza da parte degli altri Paesi produttori: è importante entrare in questi mercati ora ed essere in prima linea nello sviluppo di nuove relazioni e reti commerciali”.


(Silvana Ballotta)

Il Roadshow in terre cinesi è previsto dal 13 al 15 settembre. Ogni tappa, 25, 30 cantine provenienti da tutta Italia, presidieranno le città di Xi'An, WuHan e Changsha, incontrando 40 distributori/importatori per volta, per un totale di 120 operatori cinesi del vino coinvolti. A guidarli in questa tre giorni saranno i sommelier della Taste Italy! Wine Academy (la prima wine school italiana interamente dedicata agli enoappassionati cinesi), esperti di vino italiano certificati Wset che faranno da guida nella degustazione e comprensione dei prodotti del nostro territorio. Per aderire c'è tempo entro la fine del mese, se si inoltra richiesta a Business Strategies prima del 20 luglio sarà meglio. Il costo per ogni cantina è di 3.500 euro, spesa ammissibile dall'Ocm promozione che comprende l'intero road show nelle tre città cinesi.

In questo momento l’export in Cina sta attraversando una fase di stallo: “Ogni fase di rallentamento dell’economia cinese provoca scossoni e preoccupazioni – dice la Ballotta -, ma ci aspettiamo che la Cina continui a crescere e a lavorare per stabilizzare la propria economia. I numeri sul consumo di vino nel Paese sono in continuo aumento: secondo Wine Intelligence i consumatori abituali sono ormai 48 milioni, e sono cresciuti del 152% negli ultimi 5 anni. Mentre i winelover cinesi imparano anche a sviluppare il palato per nuovi prodotti noi dobbiamo essere pronti a intercettarne gusti e tendenze, continuando a promuovere e far conoscere il nostro vino”.

C.d.G.