Vinacce miste rosse friulane
di Gianni Paternò
Dagli anni '30 Giuseppe Tosolini, detto Bepi, in Friuli nella zona del Collio, si occupava di vini e liquori, ma aveva un pallino in testa: distillare in proprio le vinacce per riuscire a produrre una grappa per palati fini ed esigenti che non avesse niente a che vedere con quella che si faceva allora, prodotto ardente, spesso puzzolente, che serviva da alimento liquido e da botta di alcol in una società contadina ed operaia. Così nel 1943 fonda la distilleria Bepi Tosolini. I primi anni furono difficili, si doveva sperimentare e provare, ma la sapienza e la cocciutaggine del Bepi cominciavano a dare i loro frutti.
Nel 1950 si sposta ad Udine e fa realizzare gli alambicchi discontinui a vapore, ancor oggi utilizzati, che non agiscono in modo invasivo nei confronti della vinaccia o dell’uva, bensì sono delicati e rispettosi dei profumi e degli aromi e riesce a creare distillati eleganti e piacevoli da bere tanto da essere definito “il patriarca dell’alambicco”. Introduce nell’invecchiamento le botti di frassino che non cedono colore e sono meno invasive. La moglie Giovanna lo affianca nel lavoro e nel 1973 la distilleria si trasferisce a Povoletto, sempre vicino ad Udine, e dal territorio circostante, denso di vigneti, i Tosolini si approvvigionano delle delicate vinacce che così possono utilizzare ancora fresche e sane.
Ancora oggi il principale segreto della bontà delle grappe Bepi Tosolini è racchiuso nella perfezione della materia prima, ricavata quasi a chilometro zero, acquistata da produttori storici, trasportata racchiusa ermeticamente in sacconi di polietilene, immediatamente distillata quando è ancora fredda, nei momenti di punta la sosta dura meno di 6 giorni, poi si aggiunge la bravura del mastro distillatore che è il figlio Giovanni che dal 2002 è presidente dell’azienda, il quale ormai ha lasciato spazio vitale ai figli Bruno, laurea in tecnologia alimentare che si occupa della produzione, Giuseppe dell’Italia, Lisa dell’estero e della comunicazione, ritagliandosi il ruolo di supervisore a tutto.
(In alto Giovanni e Bruno Tosolini: in basso Giuseppe e Lisa Tosolini)
Il cuore dell’attività sono gli 8 alambicchi a vapore e i 2 a bagnomaria con cui si distillano le uve. Infatti dai primi anni '80 Tosolini ha dedicato grande attenzione a questa acquavite che risulta più delicata e profumata, creando la linea Most, che ormai costituisce il marchio identitario aziendale. Buona parte delle uve provengono dai loro vigneti e le uve pigiate e diraspate fermentano in tini di frassino prima di passare alla distillazione.
(Caldaiette a vapore)
Degustiamo una grappa invecchiata oltre un anno in barrique di rovere di Slavonia e dal legno prende il nome: I Legni Rovere. Le vinacce sono un blend di rosse locali distillate due volte con l’alambicco al vapore. Il distillato puro riposa qualche mese di acciaio per poi passare in barrique di rovere per almeno un anno.
Nel piccolo calice il colore è giallo dorato brillante. Avvicinata al naso è immediatamente elegante con note di miele, di pasticceria, di pera, di noci e un accenno di vaniglia, molto fine e franca. In bocca entra con una punta di dolce, morbida, vellutata, per poi far uscire gradatamente i suoi 42°, equilibrata, rispettante i sentori olfattivi, molto piacevole, ricca, persistente.
Ottima con cioccolato al 70% di cacao, con pasticcini al burro, con formaggi stagionati. Sono 25 mila bottiglie che anche nell’e-shop dell’azienda trovate a 28 euro.
Bepi Tosolini
Distillerie Camel
via della Roggia 20
33040 Marsure di Povoletto (Ud)
tel. 0432 664144
info@bepitosolini.it
www.bepitosolini.it