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L'evento

Cena a otto mani e “con la coppola”: gli chef Grasso, Raciti, Strano e Torrisi non deludono

12 Maggio 2016
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(Giuseppe Torrisi, Giuseppe Raciti, Giovanni Grasso e Simone Strano)

di Giorgio Romeo

Una cena in una location incantevole per celebrare la cucina siciliana e l’amicizia tra quattro chef di grande talento. 

Questo quanto proposto dal gruppo “Sc&F”, Sicilian chef and friends formato da Simone Strano (Executive Chef “Palazzo Monte Martini” di Roma), Giuseppe Raciti (Executive Chef “Zash Country Boutique Hotel” di Risposto), Giovanni Grasso (Executive Chef “La Plage Resort” di Taormina) e Giuseppe Torrisi (Sous Chef “Chalet d’Adrien”, 1 Stella Michelin, Verbier in Svizzera).
Ad ospitare la cena è stata “Villa Rocca delle Tre Contrade” (ex residenza agricola costruita intorno al 1850 oggi divenuta dimora di lusso con le sue 12 camere da letto e una vista mozzafiato sul mare e l’Etna) che ha fatto da cornice per il primo evento “ufficiale” degli “Chef con la coppola”.

“L’idea alla base del progetto – spiega Federica Eccel di Zash, tra gli organizzatori dell’evento – è che questo diventi un vero e proprio “prodotto della Sicilia”, caratterizzato da un forte appeal e dall’esclusività, da esportare in Italia e nel Mondo”.
Dall’apertura con la “Trasparenza di gambero rosso Mazara del Vallo, crema di mandorle, limone verdello, polpa di ricci e pompelmo” all’”Arancino di alici come se fosse una beccafico con cipolla rossa caramellata”, dai “Cappelletti di pasta fresca farciti con Ragusano Dop, crema di asparagi verdi e guanciale di maialino nero croccante” al “Trancio di cernia bianca cotto a bassa temperatura con carciofi, fave e acciughe” la cena si è caratterizzata per un mix di innovazione e tradizione. “Credo che il modo migliore per fare una buona cucina – spiega Simone Strano – sia rispettare il nostro passato. Si può dare colore, utilizzare l’esperienza e la tecnica, ma non si deve mai tralasciare il sapore originale del piatto, che prende le mosse da quello che facevano le nostre nonne”.

I piatti sono stati accompagnati dai vini Valcerasa: Etna Bianco Doc 2013 e Etna Bianco Doc “Noir” 2010 e dal “Rosso Relativo” 2011, bocciato dalla commissione Doc e provocatoriamente indicato come “rivedibile” in etichetta. Come dessert gli chef hanno infine proposto un “Arancino di ricotta di capra Girgentana su composta di arance di Ribera” (accompagnata dalla “Malvasia delle Lipari Lantieri Doc”) e un “Magnum Pr’estivo”.
In un contesto estremamente competitivo come quello della gastronomia, vedere quattro giovani di grande talento lavorare insieme è raro e – in questo senso – sorprendente. “Naturalmente – spiega Giuseppe Torrisi – il nostro confronto in cucina ci porta anche a una piccola forma di rivalità, che però è sempre stimolante e mai negativa”. Punto di forza del gruppo, del resto, è l’amicizia di lunga data che lega i quattro chef. “Ci conosciamo da tantissimi anni – racconta Giuseppe Raciti – e oggi riusciamo a capirci anche solo con uno sguardo”.

Il prossimo appuntamento con il quartetto sarà il 22 maggio a Zafferana Etnea per “Cibo Nostrum”. “In quell’occasione – conclude Giovanni Grasso – faremo una cena per circa 300 persone, poi ci sarà una pausa estiva e dopo la stagione vedremo su cosa indirizzarci, coinvolgendo anche molti colleghi e amici che sempre più s’interessano al nostro progetto”.

ALCUNE IMMAGINI DELLA SERATA


(L'arancina di alici)


(L'arancina di ricotta


(Il benvenuto degli chef)


(I cappelletti di pasta fresca)


(Il magnum preestivo)


(Il saluto e i ringraziamenti al termine della cena)


(Trancio di cernia)


(Trasparenza di Gambero Rosso)