Secondo alcune indiscrezioni il direttivo si sarebbe dimesso in blocco, seguito poi dallo stesso presidente Marco Stabile. Domenica e lunedì c'è il congresso per annunciare le new entry. Ma ora potrebbero cambiare i vertici
(Marco Stabile e Andrea Sarri)
La voce corre tra gli associati. Nessuna ufficialità, niente dichiarazioni sui social, ma tante discussioni, soprattutto al telefono. C'è aria di tempesta tra i Jeunes Restaurateurs d'Europe, la sezione italiana dell'associazione che raggruppa un parterre di oltre ottanta chef di prim'ordine nel nostro Paese.
Secondo alcune indiscrezioni il direttivo dei Jre si sarebbe dimesso in blocco per contrasti con Marco Stabile, lo chef di Ora d'Aria di Firenze che da circa un anno presiede l'associazione. Pioggia di rinunce a cui avrebbero fatto seguito le dimissioni dello stesso Stabilie, poi in un secondo tempo revocate. Al di là delle singole vicende dentro l'associazione c'è in corso una sorta di braccio di ferro. I più informati parlano di incompatibilità caratteriali. E poi c'è il ruolo determinante in questa vicenda di Andrea Sarri, il talentuoso chef di Imperia che è già stato presidente di Jre negli anni passati. E che non sarebbe d'accordo su alcune scelte proprio di Stabile. In ogni caso la parola d'ordine è ricompattare tutto e uscire fuori con qualche cambiamento senza traumi. Perchè domenica e lunedì prossimi, il 3 e 4 aprile, c'è il congresso annuale dei Jre a La Badia di Orvieto dove a fare gli onori di casa sarà Paolo Trippini, dell'omonimo ristorante di Baschi e uno dei delegati più attivi di Jre. All'ordine del giorno del congresso il nuovo logo, l'ingresso di nuovi soci (sei, dicono i rumors) e forse anche inattesi nuovi assetti dell'associazione, ovvero l'acronimo Jre ormai sodalizio prestigioso e ambìto che però deve fare i conti in questo caso con le normali dinamiche dei rapporti umani.
C.d.G.