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Scenari

Primitivo di Manduria, c’è l'”erga omnes” Quote da pagare e tutele: ecco cosa cambia

10 Marzo 2016
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Nuova vita per il consorzio di tutela. Per i produttori ogni 7.500 bottiglie circa da versare un contributo obbligatorio di 90 euro. Agenti vigilatori per difendere il marchio Doc

(Luigi Sportelli, Roberto Erario e Paolo De Castro)

Primitivo di Manduria con l'”erga omnes”. Nuove regole per tutti, vignaioli, vinificatori, imbottigliatori o, in una parola sola, per quei produttori di uno dei rossi più interessanti del Sud Italia che cerca una nuova qualificazione.

Il consorzio ha ottenuto il riconoscimento del ministero e adesso per la Doc si aprono nuove prospettive e anche un dibattito interno alla compagine dei soci che potrà portare a nuovi scenari. Uno degli effetti dell'”erga omnes” è che tutti gli attori della filiera dovranno riconoscere un contributo al consorzio in rapporto all'uva prodotta se si tratta di un viticoltore, in rapporto al vino prodotto se si tratta di un vinificatore, in rapporto alle bottiglie prodotte se si tratta di un imbottigliatore. Nel dettaglio i viticoltori verseranno 15 euro ogni 40 quintali di uva “Primitivo di Manduria Doc” prodotta e certificata; i vinificatori verseranno 15 euro ogni 28 ettolitri di vino “Primitivo di Manduria Doc” trasformato; gli imbottigliatori infine verseranno 15 euro ogni 28 ettolitri di vino “Primitivo di Manduria Doc” imbottigliato nell’anno solare.

Quei produttori che completano la filiera dovranno sommare i singoli contributi. E pertanto, facendo un rapido calcolo, chi da un ettaro tira fuori 80 quintali di uva (il disciplinare consente una resa massima di 90 quintali per ettaro) pagherà 30 euro per l'uva, ne pagherà altrettanti per il vino prodotto circa 56 ettolitri e ancora altri 30 euro per le circa settemila e 500 bottiglie che tireranno fuori. In totale fa 90 euro. Insomma, chi completa la filiera e produce un poco al di sotto del limite dei 90 quintali di uva pagherà circa 90 euro per 7.500 bottiglie. Non una grande cifra, siamo al di sotto del centesimo a bottiglia ma che potrebbe rappresentare un costo per chi vende questo rosso a prezzi molto bassi, anche due euro a bottiglia. E questo forse potrebbe contribuire a spingere tutto verso l'alto per il beneficio dei viticoltori. Si vedrà. Purtuttavia l'”erga omnes” produrrà un introito per il consorzio, soldi che potranno servire per la promozione e per il lavoro di chi dovrà vigilare per la tutela della Doc e difendere il marchio di contraffazioni e furti di identità. Il dato di produzione più recente quota a 14 milioni il numero di bottiglie di Doc Primitivo di Manduria, di cui solo tre nel territorio di produzione, i 18 comuni della provincia di Taranto e in parte Brindisi, il resto imbottigliato nel resto d'Italia. Mentre non si conosce quanto Doc Primitivo di Manduria si imbottigli all'estero. Con queste cifre il consorzio potrebbe così introitare circa 130/150 mila euro all'anno. Soldi che serviranno a monitorare il marchio e difenderlo dalle possibili contraffazioni con l'ausilio di agenti vigilatori e soldi che potranno essere utilizzati per la promozione.

“Nei suoi 18 anni di storia il Consorzio ha sempre operato per controllare e tutelare i vini d’eccellenza – dichiara Roberto Erario, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria -. Ora agiremo non più nell’interesse dei soli soci, ma di tutti coloro che producono vini a Denominazione d’origine controllata. Sono state implementate le funzioni di tutela, di promozione e con i nuovi fondi si è aggiunto un compito importante, quello di vigilanza. Se cresce la percezione di valore dei nostri prestigiosi vini cresce anche il nostro territorio. Con l’Erga Omnes vogliamo far diventare il Consorzio la casa di tutti i produttori del Primitivo Doc con il fine della sua valorizzazione. Sono già stati formati due agenti vigilatori che avranno il titolo di pubblici ufficiali ed in collaborazione con l’istituto centrale qualità repressione e frodi, potranno effettuare dei controlli anche sui vini già posti a scaffale, per tutelare il consumatore ed i produttori da irregolarità o anomalie relative al prodotto che non rispetta i dettami del disciplinare di produzione”.
I nomi dei vigilantes saranno resi noti solo quando la prefettura ufficializzerà la loro carica. Il Primitivo di Manduria secondo il disciplinare può essere imbottigliato ovunque, all'estero. Come è noto la Docg Primitivo di Manduria Dolce Naturale, resta invece fuori dall'”erga omnes”.

Annalucia Galeone