di Michele Pizzillo
L’appuntamento è ancora una volta a Milano. Qui, da sabato 5 a lunedì 7 marzo, infatti, è in programma Live Wine, l’evento più importante dell’anno dedicato alle produzioni vinicole artigianali, italiane e internazionali.
E, anche questa volta in collaborazione con la storica manifestazione “Vini di Vignaioli” di Fornovo e con l'Associazione Italiana Sommelier Lombardia, che hanno selezionato 134 produttori che presenteranno i loro vini con appositi banchi d’assaggio. Stessa location, quindi, per la seconda edizione milanese di Live Wine, cioè, il palazzo del ghiaccio che oltre ad avere un comodo allestimento dei banchi di degustazione, permette di ritagliare spazi dove si svolgeranno gli incontri e le sessioni di degustazione che arricchiranno la manifestazione di quest’anno. Infatti, durante Live Wine 2016 sarà possibile partecipare agli incontri e alle degustazioni a tema (che hanno una durata complessiva di circa 90 minuti, tra momento teorico iniziale e degustazione dei vini) guidate da Samuel Cogliati, editore e divulgatore italo-francese che conosce molto bene questo particolare mondo di produttori di vini, che ha concepito e coordinerà le degustazioni guidate.La scelta dei temi e dei produttori è arbitraria, ma, comunque, subordinata alle sensibilità personali, reperibilità dei prodotti, motivi congiunturali.
Gli espositori di Live Wine sono spesso proprietari di aziende di piccole e medie dimensioni, che praticano un’agricoltura biologica, biodinamica o naturale, e che producono il vino senza l’utilizzo di additivi. I solfiti, se aggiunti, sono utilizzati in dosi minime. Il risultato è un vino autentico, espressione massima del territorio, dell’annata e del lavoro dell’uomo, sottolineano gli organizzatori di Live Wine. Che si rivolgono a chi si chiede cosa gli piace trovare nel vino che beve. La risposta è varietà. Ma, dicono i produttori che partecipano a Live Wine “si potrebbe parlare di diversità o anche di biodiversità, ma la parola varietà include molti aspetti che nel vino consideriamo dei pregi. Come abbiamo già cercato di comunicare con i nostri marchi, i vini che ci piacciono hanno una quantità di colori che già da soli valgono l’esperienza di conoscerli. Non soltanto “giallo paglierino chiaro” o “rosso rubino con riflessi purpurei o granati” come spesso viene definito qualsiasi vino, ma un’infinita varietà di colori dovuti al vitigno, alla vinificazione, al suolo, all’eventuale filtratura e mille altre varianti”. E, poi, continuano: “le varietà di vitigni. In questo in Italia siamo veramente privilegiati perché possediamo una quantità di varietà autoctone che forse solo il Caucaso, dove il vino è nato 7000 anni fa, può superarci. Se poi aggiungiamo quelle francesi, quelle spagnole, portoghesi, tedesche, austriache, slovene ecc. vedremo che la varietà di vini che ne viene fuori è immensa.
Infine le varietà di gusto. Ogni vino è un mondo a sé, un’esperienza particolare che non deve essere concepita a tavolino per piacere a tutti, ma un insieme di fattori che includono il vitigno, il suolo, il clima, il microclima, l’annata, il momento della vendemmia, le scelte di lavorazione in cantina, perfino la personalità di chi lo produce. Ogni fattore ne determina le caratteristiche finali.
Il vino che ci piace non è un semplice prodotto, ma un alimento vivo accompagnato nella sua trasformazione da un artigiano che non utilizza additivi dichiarati in etichetta”.
In contemporanea all’esposizione presso il palazzo del ghiaccio, sono previste serate live wine night
nelle enoteche, ristoranti e altri luoghi selezionati della città affinchè si possa approfondire la conoscenza dei vini e dei territori in compagnia dei vignaioli.
La location di Live Wine è il Palazzo del Ghiaccio, Via Piranesi 14, Milano, dove saranno presenti 133 cantine: 109 italiane con in testa Piemonte e Toscana (24 produttori) , Marche (11) e 9 la Sicilia.
Orari di apertura:
sabato 5 marzo, dalle 14 alle 20; domenica 6 marzo, dalle 12 alle 20; lunedì 7 marzo, dalle 10 alle 17.