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L'evento

I 90 anni di Gino Veronelli: una cena sette volte stellata e 15 mila euro raccolti per l’Aism

04 Febbraio 2016
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Un evento per celebrare il compleanno del pioniere della critica enologica: sette super chef hanno realizzato un apposito menu, poi un'asta benefica in favore dell'associazione italiana sclerosi multipla


 

Si è svolta presso il ristorante Relais Châteaux Da Vittorio a Brusaporto in provincia di Bergamo “Auguri Gino!”, l’esclusiva cena-evento in onore di Luigi Veronelli, pioniere della critica enologica nonché editore, scrittore, giornalista e gastronomo di fama internazionale.

L’evento, nato dall’idea di Philippe Lèveillè è stato organizzato da Melagrana Food Creative Idea di Valentina Camozzi e Salumificio Squisito di Giuseppe Tognazzi con l’intento di celebrare le opere e la vita del noto enologo esattamente in quello che sarebbe stato il giorno del suo novantesimo compleanno, ricordandolo come se fosse ancora in vita.

La serata ha ripercorso il lungo cammino di Gino e soprattutto le sue intuizioni: un percorso del Cibo in cui ogni piatto, filologicamente ha incarnato un momento della “strada” Veronelliana. Tema unico della serata è stata pertanto la lungimiranza e la semplicità che ha sempre contraddistinto la sua opera e il suo rapporto con il vino e il cibo.
 


(Massimiliano Alajmo)
 

Per la speciale occasione, sette chef pluristellati, tra i più grandi nomi della cucina internazionale, hanno elaborato appositamente un menù legato alla grande personalità di Veronelli attraverso dei piatti a lui cari, ognuno legato da un particolare aneddoto.

Da Philippe Lèveillè del celebre ristorante “Miramonti l’altro” a Max Alajmo, il guru delle “Calandre” sino a Fulvio Pierangelini, Marco Perez e Giovanni Santini, figlio di Nadia Santini del “Dal Pescatore”. Durante la cena non son mancate le proposte dei padroni di casa, i fratelli Cerea, insieme alle idee di Bruno Federico del ristorante La Caprese.

Davanti ad un pubblico emozionato gli chef hanno mostrato la loro gratitudine nei confronti di Veronelli ricordandolo come una persona dotata di un calore fortissimo, un uomo che ha insegnato direttamente e indirettamente a intere generazioni di chef come sia di fondamentale importanza essere e sentirsi uomini liberi.
 


(I dolci dei fratelli Cerea)
 

“Siamo grati a Veronelli ci ha aiutato tantissimo ad arrivare dove siamo arrivati, dobbiamo tanto a lui, alle sue critiche costruttive che ci hanno fatto crescere tanto” – ha dichiarato Enrico Cerea.

L’evento, interamente a scopo benefico in favore dell’Aism, Associazione Italiana Sclerosi Multipla sezione di Bergamo, ha raccolto oltre 15 mila euro e ha visto la partecipazione di Gualtiero Marchesi, Iginio Massari, Cino Tortorella insieme a numerosissimi imprenditori e amici di Gino che, a vario titolo, sono intervenuti in memoria del grande maestro.

A margine della cena benefica si è svolta un’asta esclusiva, diretta da Enzo Vizzari, di alcune pregiatissime bottiglie magnum e grandi formati delle seguenti cantine vinicole: Bellavista, Braida, Cantina del Glicine, Cantina Francesco Valentini ed Emidio Pepe.

La serata nata con l'idea di fare una sorpresa anche alla famiglia ha avuto la totale collaborazione degli chef stellati che si sono prestati gratuitamente aiutati dai ragazzi della scuola Master Della Cucina Italiana.

C.d.G.