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Scenari

Xylella, scontro Regione Puglia-Governo, “Vogliono comprare i nostri uliveti per 4 soldi”

01 Febbraio 2016
emiliano emiliano

Le parole dure del presidente Michele Emiliano


(Michele Emiliano e Maurizio Martina)

“Noi porteremo in settimana all'attenzione delle regioni il piano nazionale di contrasto alla Xylella”.

È quanto il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina dice all'Ansa. ''Attendiamo nelle prossime ore – ha aggiunto – di conoscere da Regione Puglia le azioni che intende sviluppare così come condiviso nella riunione di venerdì scorso”. 

Intanto arrivano le dichiarazioni forti di Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia: “Travolgeremo tutti coloro che con la scusa della lotta al terrorismo e Xylella, vogliono comprare i nostri oliveti a 4 soldi”.
Il presidente continua attraverso Twitter: “Noi facciamo la guerra dell'olio contro la Ue non contro la Tunisia. Si aiuti la Tunisia in altro modo, non distruggendo olivicoltura italiana”, commentando l’abbassamento dei dazi voluto dall’Unione europea proprio per l’olio tunisino.

A chi gli domanda se “detassare quantità di olio d'oliva pari al'1,5% della produzione europea farò valere gli oliveti 4 soldi”, Emiliano replica: “Nessuno crede alla panzana dell'aiuto alla Tunisia, ma solo all'intento di abbattere olivicoltura italiana”. “Pensa che le due cose siano collegate e che è in atto una manovra per distruggere l'olivicoltura italiana?”, viene poi chiesto al governatore che risponde: “L’olivicoltura pugliese è gravemente minacciata, comprano suoli a 4 soldi in Salento. Colpirci è da vigliacchi”. 

E quando un internauta scrive che “l'olio tunisino ci serve, tanto vale pagarlo meno”, il presidente della Regione Puglia risponde che “l'olio tunisino serve solo a fare quantità tagliando il nostro olio che non ha paragoni. A Milano non potere capire”. Tornando poi a rispondere a domande sull'essiccamento degli ulivi in Salento, Emiliano spiega che la “Xylella non ha cura, si deve gestire con paziente resistenza”. E che “gli abbattimenti non servono a nulla e sono vietati dalla magistratura” che “ha sequestrato gli alberi”. Il “pallino – aggiunge – è in mano al governo” e la “Regione collabora”. “Governo e Osservatorio fitosanitario nazionale dettano le regole – aggiunge Emiliano – e noi eseguiamo”. Infine, il governatore precisa di “aver incontrato” il ministro “Martina che prepara Piano nazionale Xylella con tutte le Regioni”. 
 
Intanto anche i droni scendono in campo nella battaglia contro la Xylella e il punteruolo rosso. L’utilizzo di queste macchine volanti, dotate di sofisticati sensori infrarossi e multispettrali, potrà consentire di conoscere meglio la diffusione del batterio che ha infettato gli ulivi secolari in Puglia e anche del coleottero che sta distruggendo le palme in molte zone d’Italia. Le prime ricerche saranno presentate nell’ambito della conferenza “Droni per l’agricoltura”, nuovo appuntamento del ciclo “Roma Drone Conference 2015-16”, che si svolgerà il 17 febbraio prossimo presso l’Auditorium della Link Campus University di Roma (via Bolzano 38, dalle ore 9). I droni stanno trovando applicazione in agricoltura anche nella lotta ad altre infestanti, come la peronospora della vite e la piralide del mais, oltre naturalmente che per il controllo dello stato di salute delle colture, per il monitoraggio del livello di irrigazione e per la stima dell’effetto dei fertilizzanti.
 
“Tutte le ricerche internazionali indicano l’agricoltura come uno dei settori di maggiore utilizzo in futuro dei droni, sia per il controllo dall’alto delle colture che per interventi di precisione anche su singole piante”, spiega Luciano Castro, presidente di Roma Drone Conference. “Proprio le emergenze come la Xylella e il punteruolo rosso possono mostrare l’efficacia di questi mezzi per fornire dati aggiornati e per consentire decisioni adeguate agli agronomi, agli imprenditori agricoli e alle istituzioni. L’Italia si trova oggi in prima linea nello sviluppo di queste nuove soluzioni tecnologiche e potrà dire la sua in un mercato che sta per esplodere al livello mondiale. L’arrivo del ‘drone-contadino’ tra campi e filari è sempre più vicino”.

C.d.G.