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Scenari

Vinitaly International Academy nomina la prima esperta americana di vino italiano

27 Gennaio 2016
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Nella tre giorni di San Francisco, un successo di presenze allo stand italiano con i vini Fivi, dell'Etna, Grignolino e Chianti


(Stevie Kim, Geralyn Brostrom e Ian D'Agata)

Cornice d’eccellenza per la prima nomina di un esperto americano del vino italiano.

Al Winter Fancy Food Show che si è svolto a San Francisco, Ian D’Agata e Stevie Kim hanno conferito a Geralyn Brostrom il titolo di primo esperto americano di vino italiano. Salgono a tre, dunque gli esperti nominati dalla Vinitaly International Academy con 31 ambasciatori dell'Accademia. L'annuncio arriva a pochi mesi di distanza dalla seconda edizione del Corso di Certificazione Internazionale Vinitaly che si svolgerà dal 4 al 8 aprile 2016 a Verona.
“Oggi è un giorno davvero emozionante – dice Geralyn -. È stato un lungo e gratificante viaggio. Vorrei ringraziare Ian D'Agata e Stevie Kim per lo sviluppo di questo programma. Ora cercherò di diffondere le mie conoscenze del mondo del vino italiano in tutti gli Stati Uniti”.

La nomina della signora Brostrom arriva in un momento importante per il settore del vino italiano negli Stati Uniti. “Penso che sia molto importante avere un Wine Expert italiano negli Stati Uniti dato il ruolo chiave dell'Italia e il grande interesse dimostrato dai consumatori locali verso il vino italiano – dice Stevie Kim -. Durante questo evento di tre giorni a San Francisco abbiamo avuto un gran numero di addetti ai lavori americani che hanno mostrato un grande interesse per i nostri vini”.
“Io e mia moglie abbiamo un ristorante e la nostra carta dei vini conta solo poche etichette italiane. Abbiamo bisogno di persone abituate a nuovi gusti per farli conoscere ai clienti, ma non è così facile – dice Steve Russo di Bristol Ranch House Restaurant in Sierra, California -. Il wine bar è una grande idea soprattutto se mettessimo una buona varietà di Chianti. I vini sono davvero eccellenti, non avevo alcuna idea di come potessero esserci così diverse espressioni di uno stesso territorio”.

I quattro seminari, a cui hanno preso parte la Fivi, l’Etne, il Grignolino e il Chianti, hanno attirato un gran numero di partecipanti che hanno avuto la possibilità di assaggiare I vini provenienti da questi territori.

C.d.G.