(Dario Pistorio, presidente Fipe Sicilia)
Ne avevamo parlato già qui. La Fipe, la Federazione italiana pubblici esercizi, ha iniziato l’anno nel segno dei buoni propositi per proporre sempre di più una ristorazione sostenibile e più “green”.
Anche la sezione siciliana sente questa esigenza e propone alcuni suggerimenti, per tutti quei gestori di bar e ristoranti che vogliono rendere il proprio locale sempre più a misura di ambiente.
Intanto, la Fipe consiglia di fare attenzione agli aspetti ambientali e di scegliere con cura le materie prime, magari rivolgendosi sempre di più alla cosiddetta “filiera corta”.
“Ridurre gli impatti sull'ambiente è l’obiettivo primario su cui puntare quest'anno e in futuro per rendere la regione siciliana maggiormente in linea con gli orientamenti europei e nazionali nel settore della ristorazione “Green” – dice Dario Pistorio, presidente Fipe Sicilia -. In Sicilia lo scenario evidenzia un progressivo orientamento a pratiche “Green” di bar, ristoranti e locali, tuttavia il panorama risulta frammentato e disomogeneo. È venuto il tempo di ragionare su un progetto coerente di promozione di una cultura della sostenibilità del fuori casa su base anche su base Regionale, promuovere un cambiamento culturale; adottare comportamenti sostenibili non deve essere visto come un costo ma come un'opportunità.
A fronte di tale quadro, la Fipe Nazionale e la Fipe Sicilia pongono tra gli aspetti prioritari della propria agenda per l'anno 2016 la promozione di una cultura della sostenibilità tra i propri aderenti, attraverso una serie di iniziative, che diano risposte concrete e tangibili a quei ristoratori ed esercenti che vorrebbero ridurre l'impatto ambientale della propria attività ma non hanno gli strumenti adeguati e le conoscenze per farlo.
“Ad esempio, consumando prodotti locali, di stagione ed a chilometro zero, e prestando particolare attenzione al tema degli imballaggi – prosegue il residente Pistorio – si può arrivare a ridurre anche in modo significativo le emissioni di gas serra”.
Un altro consiglio, per un approccio ad una ristorazione sempre più sostenibile, è quello di cambiare il menù ogni tre mesi in modo da privilegiare la stagionalità delle materie prime e poi la scelta di alimenti a filiera corta.
C.d.G.