Roberto Gentile, ancora adolescente, si diverte a realizzare piatti ispirati dai grandi cuochi italiani. Quando la voglia di divertirsi può diventare una prospettiva
(Roberto Gentile)
Interno sera. Appartamento romano. Sulle pareti le foto del papà, fotografo famoso. In cucina tutti quanti ad osservare ed aiutare un quasi maggiorenne alle prese con i fornelli. Quando ti prende il sacro fuoco della passione non hai altro da fare che assecondarlo.
E Roberto Gentile sta assecondando la sua passione con la compiaciuta complicità dei suoi familiari. Gli piace giocare a fare il cuoco. Effetto Masterchef? Non importa. Meglio sapere che in realtà sta studiando tecnica e materie prime, metodi e tempi di cottura. Con grande determinazione e una passione contagiosa, sebbene la sua non sia una famiglia di cuochi ma piuttosto abbia interessi diversi che spaziano dalla fotografia, appunto, alle lingue straniere.
(Pasta mista in minestra di crostacei)
Eccolo allora il menu per una serata particolare come il Cenone di Capodanno. Frutti di mare su finta pizza di ricotta di bufala, acqua di basilico e riduzione di pomodori confit che è un omaggio a Ciccio Sultano; Pasta mista in minestra di crostacei che è un omaggio a Gennaro Esposito; Filetto di salmone su letto di lenticchie rosse allo zafferano che è un omaggio a Francesco Apreda; Cassata di panettone, altro omaggio a Ciccio Sultano. E per finire Spuma di cotechino, crema di lenticchie e trucioli di pane, omaggio a Massimo Bottura.
(Filetto di salmone su letto di lenticchie rosse allo zafferano)
Il gioco, a guardare i piatti, è durato poco. Tutti spazzolati. Ora tocca a Roberto dare continuità alla passione. Che può farsi progetto.
C.d.G.