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Scenari

Per gli italiani il pranzo è sacro: ancora pochi quelli che lo fanno fuori casa

13 Gennaio 2016
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di Elena Mancuso

Il panino o un piatto di insalata mangiati in piedi e di corsa risultano indigesti agli italiani. Il pasto veloce consumato fuori casa sembra, infatti, ancora non prendere piede nella Penisola. 

Secondo l'Istat nel 2015 il pranzo costituisce ancora il pasto principale nella gran parte dei casi (67,2% della popolazione), e molto spesso (73,4%) è consumato tra le mura domestiche. Nella fotografia fornita oggi dall'Annuario Statistico Italiano 2015 dell'Istat, eccetto i bambini da 3 a 5 anni che pranzano a casa una volta su tre (34,6%), circa il 60% e oltre degli italiani pranzano in casa. Tra gli adulti i più propensi invece a pause pranzo on the road sono gli uomini di 35-44 anni (51,3%). Consumano il pranzo a casa maggiormente i residenti nel Sud (83,5%) e nelle isole (83,9%) rispetto a chi risiede nel Nord Ovest (65,5%), al Centro (69,3%) e nel Nord Est (70,3%). Sempre nel Mezzogiorno, più frequentemente rispetto al resto del Paese, è il pranzo ad essere considerato il pasto principale. Se il 'mattino ha l'oro in bocca', sembrano in miglioramento le abitudini alimentari d'inizio giornata. Nel 2015, rileva l'Istat, è pari all'81,2% la quota degli italiani che al mattino hanno l'abitudine di fare una colazione che può essere definita ''adeguata'' vale a dire non limitata al caffè o al tè, ma nella quale vengono assunti anche alimenti ricchi di nutrienti: latte, cibi solidi (biscotti, pane, etc).

Rispetto al 2014, tale quota è in aumento di un punto percentuale. A trainare questo trend salutare è una consuetudine più femminile (84,2% tra le donne contro il 78,1% degli uomini) ma anche molto diffusa tra i bambini (il 94% nella fascia d'età 3-10 anni). Sono più attenti a una quotidiana colazione congrua, conclude l'Istat, soprattutto i residenti nell'Italia centrale (83%) e al Nord (Nord-Est 83,4%; Nord-Ovest 82,0%). Al Sud e nelle Isole i valori scendono rispettivamente al 77,6% e al 78,6%. Tuttavia anche al Sud, nel 2015 rispetto all'anno precedente, si registra un aumento (+1,7%) della corretta abitudine alimentare a colazione. E d'altra parte diceva Virginia Woolf “uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene”.