Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 85 del 30/10/2008

LO STUDIO È domenica: tutti a tavola

30 Ottobre 2008
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LO STUDIO

Secondo una ricerca dell’Accademia Italiana della Cucina, il classico pranzo domenicale resiste tra le abitudini degli italiani, soprattutto al sud. Ma da regione a regione variano i menù

È domenica:
tutti a tavola

Pranzo della domenica: un rito intramontabile. E se a livello nazionale il menù prevede antipasto di salumi misti, pasta asciutta o ripiena, arrosto, patate e torta di mele, a livello macroregionale i gusti cambiano.
Secondo lo studio dell’Accademia Italiana della Cucina, illustrato martedì 28 ottobre a Milano, nel Nord-Ovest predominano il tonno di coniglio, come antipasto, seguito da agnolotti, bolliti misti con contorno di carote e finocchi al burro, e per finire la torta di mele.

Il menù tipico del Nord-Est prevede come antipasto formaggi, tortellini in brodo, coniglio o vitello arrosto con composta di verdure cotte, crostata e zuppa inglese. Al Centro Italia, invece, si preferiscono come antipasto i crostini e i salumi misti, e poi a seguire pasta al forno e al ragù, arista di maiale e pollo arrosto, piselli e patate al forno, biscottini e tiramisù.
Al Sud, prosciutto e melone, linguine di mare, agnello e polpettone con insalata mista, pasticcini e babà. Nelle Isole, insalata di mare, pasta alla marinara, salsiccia, patate al forno e per finire cannoli. Il pranzo della domenica continua ad essere celebrato, ogni settimana, da otto milioni di famiglie (52% degli italiani), riproponendo lo stesso menù che veniva portato in tavola 50 anni fa: antipasto di salumi misti, pasta asciutta o ripiena, arrosto, patate e torta di mele.
L’Accademia Italiana della Cucina ha realizzato uno studio sul campo che ha toccato tutte le regioni italiane coinvolgendo le 280 delegazioni dell’Aic e producendo 1.834 questionari, per sondare il rapporto che lega gli italiani al pranzo della domenica in famiglia.
”Sono ben felice – afferma Giovanni Ballarini, presidente dell’Accademia Italiana della Cucina – che la ricerca confermi che il pranzo della domenica è un cerimoniale amato e diffuso. Che non solo resiste alle nuove tendenze alimentari ma rappresenta il più solido presidio della tradizione gastronomica italiana, il baluardo più autentico contro i fast food e il rito attraverso il quale recuperare l’antica tradizione del desco familiare”.
Ma è il Sud la roccaforte del pranzo della domenica. Un appuntamento che per i cittadini del meridione rappresenta il momento della condivisione familiare (73%) in misura maggiore rispetto a quelli del Centro (61%) e del Nord (56%). Ma non solo. Al sud il pranzo della domenica rappresenta un appuntamento costante: 6 italiani su 10 lo fanno ogni settimana contro il 50% dei cittadini del Centro e il 45% di quelli del Nord. Al di là del significativo valore gastronomico le famiglie si incontrano per riaffermare il valore della famiglia e lo spirito di convivialità (63%). È la casa (95%), soprattutto quella della famiglia d’origine (solo il 4% sceglie la casa di amici), il luogo per eccellenza del pranzo della domenica: solo il 5% sceglie di mangiare al ristorante.
Il ruolo dello chef resta della donna (80%), ma anche gli uomini iniziano ad avere una parte attiva nella preparazione del pasto: 2 uomini su 10 hanno preparato l’ultimo pranzo della domenica, mentre solo il 4,7% dei figli partecipa in cucina. Per l’occasione, nel Meridione la tavola è composta da una media di 5,3 persone rispetto ai 4,8 del Centro e ai 4,6 del Nord. Una tendenza molto presente in Sicilia ed in Sardegna dove ogni settimana si registrano casi di pranzi con sette persone (15%) o addirittura 10 (13%). Il pasto dedicato al convivio familiare rimane il pranzo (90%), anche se i giovani (20%) preferiscono la cena come momento di socializzazione con la famiglia.
Quanto alle ricette, l’82% degli italiani ama gustare piatti strettamente locali, preparati con ingredienti freschi: il 65% non fa uso di surgelati e l’85% ha abolito i piatti pronti. I piatti più consumati? Tra gli antipasti trionfano gli affettati (28%), a seguire crostini (15%) e antipasti di mare (5%). Tra i primi vittoria al fotofinish di pastasciutta (17%) e dei tortellini (16,5%), poi lasagne (12%) e risotto (11%). È il classico arrosto, invece, a dominare tra i secondi (24%). Tra i contorni più presenti le patate (30%), seguite dall’insalata (26%). Per quanto riguarda i dolci il preferito dagli italiani è la torta (15%) seguita dalla crostata (12%), dalla piccola pasticceria (8%) e dal gelato (7%). Poi non resta che passeggiare a lungo per smaltire i grassi in eccesso.

Elena Mancuso