Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 85 del 30/10/2008

LA NOMINA Giardina sbarca a Roma

30 Ottobre 2008
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LA NOMINA

L’enologo siciliano nominato membro del Comitato nazionale vini del ministero delle Politiche Agricole

Giardina sbarca
a Roma

Nuovo incarico per l’enologo siciliano Gianni Giardina, nominato membro del Comitato nazionale tutela e valorizzazione delle denominazioni d’origine e delle indicazioni geografiche tipiche del ministero delle Politiche Agricole.


Si tratta di un ulteriore riconoscimento alla competenza di Giardina, che è funzionario dell’Istituto regionale della vite e del vino di Palermo, ma anche vicepresidente nazionale dell’Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino) e dell’Anag (Associazione nazionale assaggiatori di grappa e acquaviti) e presidente della Commissione di valutazione dei vini Doc della provincia di Palermo.
Ma non solo. Recentemente Giardina ha anche ricevuto dei premi per la professionalità e la carriera, tra questi quelli ricevuti al Concorso enologico mondiale di Bruxelles e al Museo nazionale Luigi Veronelli. Quest’ultimo ha per lui un significato particolare. “È quello più prestigioso – commenta – che corona quasi un ventennio dedicato anima e corpo, alla diffusione della cultura del vino, soprattutto a quello di qualità”. E aggiunge: “Cercherò di dare il mio modesto contributo per valorizzare ed accrescere l’ immagine del vino italiano e siciliano in particolare”.
A partire dal nuovo incarico che gli è stato appena assegnato.
Il Comitato nazionale vini è una sorta di “parlamentino” del vino, una struttura ministeriale che sovrintende al riconoscimento delle denominazioni d’origine dei vini e alla gestione di tutto il sistema che queste denominazioni rappresentano.
L’insediamento è previsto per il prossimo 12 novembre a Roma presso il ministero delle Politiche Agricole. Alla cerimonia prenderà parte anche il ministro Luca Zaia, che commenta: “Occorre mettere in campo tutte le nostre energie, in vista dell’entrata in vigore, il prossimo anno, della riforma dell’Ocm vino. Il ruolo del Comitato nazionale – conclude Zaia – è insostituibile per valorizzare al massimo un comparto strategico per l’agroalimentare italiano, come quello vitivinicolo”.

C. d. G.