(Ph Jacobo Shemaria)
di Roberto Chifari
Promuovere la cultura del vino come radice comune dell'identità europea e mediterranea. Si chiama Magon ed è il progetto dell’itinerario culturale “Iter Vitis-Les chemins de la vigne” riconosciuto dal consiglio d’Europa e che fa riferimento alla storia e alla cultura del vino fin dalle sue antiche origini.
L’itinerario turistico-culturale racconta la lunghissima storia del vino nei territori dell’antica frontiera fra Cartagine e Selinunte attraversando una straordinaria varietà di ecosistemi e di regioni viticole dal Caucaso all’Atlantico, lungo 13 paesi (7 membri dell’Unione europea e 6 non aderenti).
Magon, cofinanziato dall'Unione europea, prevede la realizzazione di un circuito turistico-culturale transfrontaliero basato sulla valorizzazione combinata del patrimonio archeologico, della cultura del vino e delle tradizioni enogastronomiche mediterranee, ed è intitolato all'agronomo cartaginese Magon.
Il motivo di questa ricerca è dato dall’assett strategico, sia dal punto di vista delle tradizionali filiere di produzione agricola sia da quello dei nuovi servizi dell’innovazione e del turismo. L’enoturismo ed il turismo enogastronomico oggi rappresentano non a caso nuovi segmenti del turismo culturale. Il turismo del vino, infatti, si sta affermando come un segmento del turismo culturale caratterizzato dalla ricerca di nuove esperienze multisensoriali e percettive.
L’itinerario culturale vuole promuovere questa cultura del vino contribuendo alla diversificazione dell’offerta turistica. Ecco perché il progetto “Magon” si propone di realizzare due “nodi territoriali”, uno nella Sicilia sudoccidentale e uno nel nord-est della Tunisia, connessi da un comune patrimonio di eredità che fa riferimento all’antica frontiera mediterranea tra Selinunte e Cartagine.
“Qui ci sono tutte le condizioni per aprire una visione che riguarda non solo il vino come bevanda in grado di trasmettere piacere e sensazioni positive, ma anche cultura – spiega Paolo Benvenuti, presidente dell'associazione internazionale Iter Vitis -. Il progetto ha messo in risalto i tratti di unione di vicinanza di due paesi dove la viticoltura ha una matrice profonda. Nel Mediterraneo antico la figura Magon tra mito e storia vera ha aperto la strada ad una disciplina che oggi trova fondamento in Europa, riscoprire le nostre origini è improntate per capire e conoscere i nostri luoghi, senza questi personaggi non avremmo la nostra storia. Una preziosa occasione per rilanciare un turismo della cultura e una cultura del turismo, creando e potenziando circuiti integrati fra turismo, cultura del vino”.