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L'evento

Barolo, una lezione a Shanghai con Ian D’Agata

16 Dicembre 2015
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(I Barolo degustati – ph Decanter)

“Il Nebbiolo è uno delle cinque o sei uve più grandi del mondo”. Ha esordito così Ian D’Agata alla Masterclass sul Barolo organizzata da Decanter.
Un pubblico selezionato e attento, ha partecipato con entusiasmo ad una vera e propria lezione tenuta da Ian su uno dei vini italiani più famosi del mondo. “Il Barolo ha avuto per lungo tempo una grande reputazione in Italia – ha detto D’Agata -, ma il successo internazionale è arrivato in tempi relativamente recenti”.

Un vino, il Barolo, che in origine era una miscela di uve provenienti da molte parti d’Italia. D’Agata, alla Masterclass, ha selezionato alcuni Barolo per una degustazione guidata.
Ha iniziato con il Pio Cesare, Classico, il Barolo 2011, con le sue note di ciliegie rosse e spezie delicate. “Questo vino davvero ti dà un senso di ciò che è il Barolo – ha detto Ian -. Acidità e tannini equilibrati. E questo è uno dei motivi per cui il Barolo può invecchiare per sempre. Se hai la fortuna di possederne uno del 1947 o del 1961, potresti berlo anche oggi”.
Poi si è passati al GD Vajra, Bricco delle Viole, Barolo 2011, da un vigneto cru nella zona di La Morra, “uno dei cru più elevati, visto che i vigneti si trovano fra i 400 e i 480 metri di altezza sul livello del mare, un vino che viene molto bene nelle annate calde, visto che le uve rimangono in un ambiente fresco”.
Poi D’Agata, in questo viaggio virtuale nelle terre del Barolo, si è spostao nelle zone di Monforte d’Alba, dove ci sono vini più tannici in generale, come Gianni Gagliardo, Serre, il Barolo 2011.
Il vino finale della lezione era un Paolo Scavino, Bric del Fiasc, Barolo 2005. “Questo ultimo vino proviene dal centro di Barolo – ha detto D'Agata -. Alcuni dicono che questa sia la zona migliore di produzione. Effettivamente, tra tutti, questo p il Barolo più equilibrato”.
Si è discusso delle annate 2005 e 2008, per D’Agata troppo sottovalutate, “perché tutti parlano solo del 2010 e del 2001”,
 
Ecco l'elenco completo dei vini Barolo degustati alla masterclass

  • Pio Cesare, Classico, il Barolo 2011
  • Ceretto, il Barolo 2011
  • GD Vajra, Bricco delle Viole, Barolo 2011
  • Gianni Gagliardo, Serre, il Barolo 2011
  • Poderi Colla, Bussia, il Barolo 2011
  • Michele Chiarlo, Cerequio, il Barolo 2011
  • Gianpiero Marrone, Pichemej, il Barolo 2011
  • Diego Conterno, il Barolo 2010
  • Fontanafredda, Vigna La Rosa, il Barolo 2010
  • La Spinetta, Campé, il Barolo 2008
  • Paolo Scavino, Bric del Fiasc, Barolo 2005

C.d.G.