E nello stesso giorno, il 15 dicembre, a Roma, la presentazione del libro “efFusioni di Gusto”
(L'esterno del nuovo locale di Bahia, ancora “work in progress”)
di Clara Minissale
Un progetto editoriale che è quasi un libro d’arte, un nuovo locale dall’altra parte del mondo e un’unica data, il 15 di dicembre che la vedrà impegnata su due fronti.
Patrizia Di Benedetto, chef e patron del Bye Bye Blues a Mondello, borgata marinara di Palermo, raddoppia il suo impegno in cucina e per farlo ha scelto il Brasile e, più precisamente, una delle principali località turistiche internazionali, Bahia. Il nuovo Bye Bye Blues prende forma ad Arrraial D’Ajuda, un borgo per certi versi simile a Mondello, dove Patrizia e il marito, Antonio Barraco, sono stati in vacanza anni fa. “Ce ne siamo innamorati – dice la chef -. Era da tempo che pensavamo di portare all’estero la nostra cucina e oggi questo progetto ha preso forma”. Il nuovo locale ricorderà, nella struttura, quello palermitano e anche la cucina avrà la stessa impronta ma con qualche concessione alle materie prime locali. Una sessantina i coperti previsti e gran fermento nella piccola comunità locale che aspetta con impazienza l’apertura del ristorante “con il quale vogliamo dare – dice la chef una stella Michelin oggi confermata – una sferzata alla cucina italiana che qui è ancorata a vecchi canoni”.
Stesso giorno, doppio progetto, si diceva. Perché per una pura coincidenza, sempre giorno 15, ma a Roma, alla libreria Settembrini Libri e Cucina, sarà presentato il libro “efFusioni di Gusto”, una collana curata da Maria Paola Poponi per Maretti Editore. Piatti stellati e opere d’arte sono stati raccolti in tre volumi nei quali il cibo diventa cultura, chef e pittore mescolano ognuno i propri ingredienti per realizzare un’opera sorprendente.
Valentino Marcattilii,chef del “San Domenico” di Imola, “porta in cucina” Concetto Pozzati; Elia Rizzo,chef de “Il Desco” di Verona, Gino Marotta e Patrizia Di Benedetto “serve in tavola” il fotografo Primo Vanadia. L’idea nasce dalla volontà di presentare la cucina in modo originale e insolito, abbinata per cromie, volumi, fantasie e sensazioni all’arte moderna e contemporanea in ogni sua manifestazione, e al tempo stesso avvicinare alla creatività il nome dei migliori ristoranti stellati d’Italia. Ogni opera abbina il piatto stellato al dipinto d'autore. Seguono poi la storia del locale, la biografia degli chef e degli artisti, le cantine e le ricette.
“Abbiamo reso le ricette chiare nella comprensione e precise nei vari passaggi – spiega Patrizia Di Benedetto – per dare a tutti la possibilità di cimentarsi nella composizione di un piatto”. L’arte affiancata ai piatti, nelle intenzioni dei curatori, aiuterà ad aumentare la percezione sensoriale del lettore che vedendo e ammirando cose belle tenderà a ricrearle.